(ANSA) - PESCARA, 16 DIC - Dopo la Cgil, anche la Uil
scende in piazza in Abruzzo per protestare contro la manovra
finanziaria del Governo, considerata "iniqua e non espansiva".
La manifestazione regionale si è svolta stamani davanti alla
prefettura di Pescara.
"Lo è in materia di autonomia differenziata tra le regioni -
spiega il segretario Lombardo -. Chiediamo infatti la
cancellazione o la modifica dell'art. 143 della legge di
bilancio poiché ogni riforma sull'autonomia differenziata non
può prescindere da quanto stabilito dai padri costituenti
all'art. 119 della nostra Costituzione. Nella manovra mancano le
risposte necessarie per sostenere i redditi dei lavoratori, dei
pensionati e delle famiglie. Per sostenere la crescita economica
ed evitare che l'Italia vada in recessione chiediamo il taglio
del cuneo fiscale, la detassazione delle tredicesime, la
detassazione degli aumenti contrattuali e la detassazione degli
accordi di secondo livello".
Contrarietà viene espressa anche per quanto riguarda i
voucher e la flat tax. Il sindacato si pone inoltre contro
l'aumento del tetto all'utilizzo del contante e la possibilità
di poter rifiutare pagamenti elettronici fino a 60 euro, un
intervento che sarebbe a favore solo degli evasori. Chiede
invece la semplificazione dell'utilizzo del Pos e della moneta
elettronica, riducendo il tetto all'uso del contante.
Sugli extraprofitti, la Uil continua a sostenere la necessità
della tassazione di tutte quelle società energetiche e non
energetiche, che dalla crisi pandemica, energetica e geopolitica
hanno tratto un enorme beneficio. Sulle pensioni, "il blocco
della rivalutazione è un danno rilevante", mentre "non vi è
traccia di misure che introducano una vera flessibilità di
accesso alla pensione". (ANSA).
Manovra: Uil Abruzzo manifesta a Pescara e incontra Prefetto
Iniziativa contro finanziaria "iniqua e non espansiva"