(ANSA) - PESCARA, 16 FEB - Negli ultimi trent'anni sono stati
dieci i casi più o meno gravi di esplosioni di polvere pirica in
aziende di fuochi d'artificio o depositi in Abruzzo, a partire
da quella di Balsorano (L'Aquila), il 15 luglio 1994, dove
furono sei i morti e quattro i feriti.
Diciannove anni dopo, la mattina del 25 luglio 2013, a Città
Sant'Angelo (Pescara) una tremenda esplosione, con una nube nera
visibile da chilometri, fece saltare in aria la premiata
fabbrica di fuochi d'artificio Di Giacomo, con almeno 10
tonnellate di polvere pirica: morirono tre componenti della
famiglia Di Giacomo, Mauro, il fratello Federico, un altro
parente, Roberto, e poco dopo, arrivato sul posto insieme ai
soccorsi, anche Alessio, il figlio 22enne di Mauro, gettatosi
nelle rovine della fabbrica nel disperato tentativo di salvare i
familiari e investito da una seconda, tremenda esplosione.
Rimasero feriti quattro vigili del fuoco, uno dei quali in modo
serio: Maurizio Berardinucci, 47 anni, morì il 26 ottobre
all'ospedale "Gemelli" di Roma, tre mesi dopo l'esplosione. A
lui è stata poi intitolata la caserma del comando provinciale di
Pescara.
Dopo quello di dieci anni fa un altro incidente, quasi
fotocopia, sempre a luglio: nel 2014 a Tagliacozzo (L'Aquila)
saltò in aria l'azienda Paolelli, provocando la morte di tre
persone, il figlio 37enne del titolare, Valerio, e due
dipendenti, Antonio Morsani e Antonello D'Ambrosio.
E il 21 dicembre del 2020 nuovo incidente alla Esplodenti
Sabino di Casalbordino (Chieti), con tre operai morti. Ferrovia
e statale 16 Adriatica rimasero bloccate per ore, fu istituita
la zona rossa in attesa delle bonifiche. Nella stessa fabbrica
che, con oltre 70 dipendenti, cura, recupera e tratta polvere
pirica derivata da bonifiche di ordigni bellici, nel 1992 era
morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall'innesco di una
spoletta; e nel 2009 due persone rimasero ferite gravemente in
un'esplosione. Oggi la nuova tragedia a Teramo, con un operaio
62enne dilaniato da un ordigno. (ANSA).
In Abruzzo 30 anni di esplosioni in aziende fuochi artificio
Quattro gravi incidenti solo nell'ultimo decennio, 12 le vittime