(ANSA) - PESCARA, 17 FEB - Ricerca scientifica sul DNA antico dei popoli e degli animali himalayani adattati all'ambiente ipossico, esplorazione dell'area oltre i 5.000 metri per lo sviluppo turistico internazionale del 'Percorso Bonatti, dal Gran Sasso all'Himalaya'.
L'iniziativa, supportata dalla Regione Abruzzo, è organizzata dall'associazione Explora Nunaat International Odv in collaborazione con la Dreamers Destination Ltd di Kathmandu (Nepal).
La spedizione è la continuità dello storico evento del maggio 2019 che ha permesso il posizionamento della Bandiera della Regione Abruzzo in vetta all'Everest-Sagarmatha (8.848 m). Il team Explora partirà il 30 marzo 2023 ed è composto da Davide Peluzzi, Giorgio Marinelli, Phurba Tenjing Sherpa, Paolo Cocco, Massimiliano Tiriticco, Pthang Sherpa e portatori.
Il progetto è stato presentato in conferenza stampa all'Aeroporto d'Abruzzo. Presenti, tra gli altri, Vittorio Catone, presidente Saga, società di gestione dello scalo, il presidente di Explora Nunaat International e capo spedizione, Davide Peluzzi, l'assessore regionale al Turimo, Daniele D'Amario, il presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra, e il presidente del Consorzio turistico Monti Gemelli (Co.Tu.Ge.), Enzo Lori.
La missione scientifica prevede attività di indagine, ricerca e analisi di antropologia molecolare e archeogenetica in un'area inesplorata della Rolwaling Himal (Nepal): verranno prelevati campioni di sedimenti ipotetici di resti animali e/o umani da cui verrà estratto il Dna, al fine di individuare ecologia e dinamiche delle popolazioni dell'area del Gaurishankar Everest.
La decennale cooperazione internazionale tra l'Explora Nunaat International Odv e la Dreamers Destination Ltd ha già permesso in diverse occasioni di promuovere la Regione Abruzzo nel mondo: dal gemellaggio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con la Riserva Naturale del Gaurishankar, in Nepal, agli aiuti umanitari durante il terremoto del 2015 alla realizzazione, nel 2017 e nel 2019, della prima via Ferrata d’Himalaya che ha messo in sicurezza i portatori al servizio di turisti, ricercatori e himalaisti e fino al posizionamento della bandiera della Regione Abruzzo in vetta all’Everest nel 2019. (ANSA).