(ANSA) - L'AQUILA, 24 FEB - "Noi siamo i partigiani della
pace". Alle spalle la bandiera dell'Anpi, sulle spalle quella
multicolore contro ogni guerra.
"La priorità del momento - incalza Federici - sembra quella di
inviare armi, finanziando quel settore specifico e questo arriva
in un periodo in cui garantire welfare, sanità e stipendi
adeguati ai cittadini non è cosa affatto scontata. Chiediamo di
abbassare le armi e alzare i salari".
Davanti alla fontana con la statua del Tritone alcune donne
sollevano cartelli con scritto "Negoziati di pace subito", "Stop
all'invasione di Putin", "inviare armi non è fare la pace",
"solidarietà alle donne russe e alle donne ucraine in questa
guerra".
Al microfono si alternano studenti, attivisti e viene data
lettura di alcuni editoriali del giorno che riportano anche le
parole di Papa Bergoglio e del cardinale Matteo Zuppi. Musiche a
cura del maestro Michele Avolio, esperto di musica popolare.
Poi, la grande bandiera della pace sfila fino alla Fontana
Luminosa, colorata, per scelta dell'amministrazione comunale, di
giallo e di blu in omaggio alla bandiera ucraina. Lì, c'è stato
un piccolo flash mob dove è stato simulato un attacco aereo con
sirena antiaerea e finto esplosivo. I manifestanti per qualche
istante si sono buttati a terra.
Domani, l'associazione Liberi Oltre, in collaborazione con il
sodalizio Ucraina 24 Febbraio e il Comitato Ventotene, organizza
un altro sit-in per la Libertà "Stand with Ukraine", in Piazza
Duomo del L'Aquila dalle ore 17 alle 18.30. (ANSA).
Ucraina:sit-in all'Aquila, noi siamo i partigiani della pace
Maxi bandiera e flash mob in centro storico