(ANSA) - L'AQUILA, 17 MAR - La Cassazione ha annullato la
sentenza di secondo grado della Corte di Assise d'Appello di
Trieste che aveva condannato a 21 anni di reclusione don Paolo
Piccoli, sacerdote incardinato nella diocesi aquilana, per
omicidio di un prete che viveva con lui in un seminario per
pensionati a Trieste. A richiedere l'annullamento del processo
era stato anche il procuratore generale. Il nuovo processo di
secondo grado si svolgerà davanti alla Corte di Assise di
Appello di Venezia. Il fatto risale al 25 aprile 2014. Secondo
l'accusa don Paolo Piccoli, 56 anni, in pensione per motivi di
salute, ex parroco di Pizzoli e Rocca di Cambio in provincia
dell'Aquila, era accusato di avere strangolato Giuseppe Rocco,
prete di 92 anni, per il furto di alcuni oggetti sacri. Secondo
quanto si è appreso la decisione della Cassazione riguarderebbe
la violazione del diritto alla difesa per la mancata presenza di
consulenti di parte dell'imputato in occasione della perizia
relativa agli accertamenti tecnici del Ris di Parma sulle tracce
di sangue e alla consulenza autoptica: prove che, secondo la
corte, non sarebbero state ammissibili. Il ricorso in Cassazione
è stato presentato dall'avvocato aquilano Vincenzo Calderoni,
legale di don Piccoli, che ha sempre respinto ogni addebito. "La
Cassazione afferma un principio di diritto - ha spiegato il
difensore - che ben due corti d'Assise hanno disapplicato, così
sbagliando e costringendo Piccoli a vivere sotto processo per
nove anni con una condanna a 21 anni di reclusione". (ANSA).
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