(ANSA) - TERAMO, 17 MAR - Via libera alle assunzioni di 90
infermieri alla Asl di Teramo. E' stato infatti definito in
senso favorevole all'azienda sanitaria, il primo grado di
giudizio in un'ultima serie di contenziosi attivati al Tar
Abruzzo L'Aquila in relazione alla procedura concorsuale per
l'assunzione a tempo indeterminato di 90 collaboratori
professionali sanitari - Infermieri Cat.
Si tratta del cosiddetto "concorsone per infermieri", per cui
avevano presentato domanda 5005 candidati e la cui prova unica
si era svolta, con strumenti informatici e digitali, a Roma il
24 novembre 2021 (con l'appendice della prova suppletiva nel
febbraio 2022 per i candidati impossibilitati a presenziare alla
prova di novembre in quanto affetti da Covid). In totale al
concorso in questione parteciparono complessivamente 3.694
candidati.
La graduatoria - già approvata con deliberazione Asl del 24
maggio 2022 - prudenzialmente non era stata ancora utilizzata
dalla Asl di Teramo proprio perché diversi candidati avevano
proposto ricorso: è stato ritenuto opportuno conoscerne prima
gli esiti.
"Con la pronuncia dei giudici amministrativi - commenta la
Verì - possiamo finalmente dar corso alle assunzioni dei
vincitori, che erano in attesa da quasi un anno di poter entrare
in servizio. Ho condiviso la scelta della Asl di attendere la
sentenza del Tar, che ha confermato la correttezza delle
procedure, perché in questo modo i rapporti di lavoro possono
avviarsi in un quadro di maggiore certezza, sia per l'azienda,
ma anche e soprattutto per i lavoratori".
"Ora, con la definizione in sede di primo grado di giudizio
dinanzi al giudice amministrativo, degli ultimi contenziosi e
dopo aver acquisito il parere legale dell'avvocato Alessandro Di
Sciascio, che ha assistito egregiamente l'Azienda nei
procedimenti giudiziari in questione - aggiunge Di Giosia -,
abbiamo deciso di sbloccare l'utilizzo della graduatoria
concorsuale procedendo all'assunzione dei 90 infermieri".
(ANSA).
Tar respinge ricorsi, ok assunzione 90 infermieri Asl Teramo
Assessore Verì, confermata correttezza procedure