(ANSA) - L'AQUILA, 08 MAG - Alla Asl dell'Aquila è corsa
contro il tempo per attenuare i gravi disagi nelle prestazioni e
nei servizi causati dall'attacco hacker subito nei giorni scorsi
e per risolvere definitivamente il problema. L'azienda si trova
ora a fronteggiare anche il nodo della richiesta del riscatto:
ma anche se i tecnici e i vertici, coordinati dal direttore
generale, Ferdinando Romano, hanno costituito una task force "di
pronto intervento di sicurezza informatica" che sta operando a
supporto dei gruppi tecnici interni, il ritorno alla normalità
sembra lontano: nessuno fa previsioni, ma l'infrastruttura
informatica potrebbe essere non funzionante per un mese.
Oggi ci sono stati contatti con alcuni provider nel tentativo,
stando a quanto emerso, di realizzare un nuovo sistema
informatico. Però anche in questo caso l'ostacolo è il fattore
tempo. Intanto, un gruppo di medici ha lanciato l'allarme sulle
conseguenze del possesso, da parte dei pirati informatici, dei
dati bancari, tra cui gli iban dei dipendenti: "In banca siamo
sicuri - spiega il gruppo di medici - che non ci possano essere
pagamenti non dovuti, ma con questa disponibilità di dati si
possono contrarre contratti di acquisto. E' un'ulteriore spada
di Damocle in una situazione dal punto di vista sanitario molto
grave".
Intanto, parallelamente al lavoro per ripristinare i servizi,
proseguono le indagini della polizia postale coordinati dalla
procura della Repubblica dell'Aquila. (ANSA).
Attacco hacker Asl L'Aquila, previsti disagi per un mese
Contatti provider per nuovo sistema. Medici,allarme dati bancari