(ANSA) - CHIETI, 25 MAG - Si utilizza lo SpyGlass, un
endoscopio 'baby' dal diametro di due millimetri, al policlinico
di Chieti, per entrare nelle vie biliari e prelevare un
campione di tessuto necessario alla valutazione istologica in
caso di sospetta neoplasia.
Si tratta di una nuova metodica diagnostica, che permette di
effettuare indagini approfondite e individuare con grande
precisione eventuali patologie di fegato, colecisti, pancreas e
dotti biliari, una innovazione importante perché aumenta la
capacità di diagnosticare e trattare le malattie
pancreatico-biliari, e di ridurre il ricorso all'Ercp, esame più
invasivo e complesso utilizzato di frequente per scoprire cosa
ostruisce il normale deflusso della bile.
"Questa tecnica è stata utilizzata per la prima volta a
Chieti su un paziente ricoverato in Clinica Chirurgica - spiega
Francesco Laterza, responsabile dell' Endoscopia Digestiva e
Gastroenterologia - . L'uomo era stato sottoposto ad altre
indagini che avevano evidenziato un restringimento a livello
delle vie biliari extraepatiche senza, tuttavia, poterle meglio
identificare. L'ausilio dello SpyGlass ha permesso di effettuare
una biopsia e il successivo esame istologico, grazie al quale è
stata scoperta la causa dell'ostruzione, di natura maligna, ma
per fortuna allo stato iniziale, e quindi trattabile
chirurgicamente".
La metodica introdotta al 'SS. Annunziata', permette di
accorciare drasticamente i tempi per la diagnosi delle
patologie delle vie biliari, che inizialmente si presentano
sotto forma di restringimenti dei condotti, causa di alterazioni
non sempre facili da differenziare da lesioni maligne. SpyGlass
in particolare permette una diagnosi accurata, tempestiva e non
invasiva, perché utilizza la via di ingresso del cavo orale
senza alcuna incisione esterna. L'esame è stato eseguito dallo
stesso Laterza coadiuvato dall'équipe medica e infermieristica
dell'Endoscopia, in collaborazione con gli operatori del Blocco
Operatorio. (ANSA).
Vie biliari, a Chieti diagnosi veloci con SpyGlass
Metodica mini invasiva