(ANSA) - PESCARA, 15 GIU - "La motivazione di questo evento è
salvare il sistema sanitario nazionale, ora in crisi dopo anni
di definanziamento, visto che sono stati tagliati 70mila posti
letto. Quando un cittadino va al pronto soccorso e si chiede
perché non riesca ad avere subito un posto letto nei reparti
deve sapere che il taglio è stato considerevole".
"Rispetto al Pil degli altri Paesi - ha ricordato Grimaldi -
l'Italia spende molto meno per la sanità. Spendiamo il 6,1%
contro, per esempio, il 9% della Germania che ha otto posti
letto per mille abitanti, mentre l'Italia ne ha tre. C'è stato
un progressivo depotenziamento, coinciso con un aumento della
spesa delle persone per curarsi. Si deve dunque saldare una
nuova alleanza con i cittadini per dire loro 'attenzione che il
diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, potrebbe non
esserci più. Molti si dovranno rassegnate a pagarsi le cure. Si
spendono ora in Italia 40 miliardi ogni anno per finanziare
spese private, oltre alle spese e alle tasse che già si pagano".
Alberto Catalano, presidente federale regionale di
Cimo-Fesmed, ha aggiunto: "In questa manifestazione abbiamo
coinvolto anche le associazioni di pazienti perché vogliamo che
questo messaggio venga recepito: la sanità pubblica in questo
momento è ad altissimo rischio. Ci sono ripetuti tagli ed
esigenze aumentate. L'età media aumenta e le persone non
riescono ad avere risposte. C'è un recente studio del Crea
Sanità che ha dimostrato come sia aumentata la mortalità, a
parte il picco del Covid. Oggi c'è una grossa fetta di
popolazione che vive in difficoltà economiche e non può
permettersi le cure. Un terzo della spesa sanitaria esce dalle
tasche dei cittadini".
Hanno aderito alla manifestazione Anaao Assomed Abruzzo,
Cimo-Fesmed, Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn,
Fvm, Cisl Medici e Uil Fpl. (ANSA).
Sanità in crisi, "a rischio la tenuta sociale del Paese"
Manifestazione a Pescara promossa dall'Intersindacale sanitaria