Abruzzo

Inchiesta Pescara: centrosinistra, test antidroga un'offesa

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 17 GIU - "La fragilità di una difesa dell'indifendibile oggi scade nel ridicolo e nell'offesa. Pur di difendere la posizione dei suoi fedelissimi, il sindaco Masci infanga centinaia di madri e padri di famiglia che lavorano al Comune, annunciando di volerli sottoporre al test antidroga.

Una vergogna senza precedenti, il sindaco chieda scusa immediatamente e si dimetta subito". Lo affermano i consiglieri comunali del Pd di Pescara Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo e delle liste civiche di centrosinistra Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli.
    "Un annuncio senza pudore, senza ritegno e senza vergogna - dicono i consiglieri comunali - per provare a nascondere la totale assenza di vigilanza da parte del sindaco e degli assessori sui comportamenti amministrativi del braccio destro di Masci, Fabrizio Trisi. Totale solidarietà ai tantissimi dipendenti perbene del Comune di Pescara, infangati da un sindaco diventato spregiudicato e disperato. Subito le dimissioni, nemmeno un giorno in più in questo clima. Meglio il commissario". (ANSA).
   

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