(ANSA) - L'AQUILA, 16 AGO - Preoccupazione per i livelli di
assistenza psichiatrica territoriale alla luce della tragica
vicenda di Simone Di Gregorio, il 35enne morto in circostanze da
chiarire dopo essere stato fermato col taser e sedato domenica
scorsa a San Giovanni Teatino (Chieti), è stata espressa
dall'Osservatorio Regionale Abruzzo per la Salute Mentale.
"La tragica morte di Simone Di Gregorio - scrive l'organismo
indipendente - merita l'accertamento delle responsabilità da
parte della magistratura.
"Nell'esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari - si legge
nella nota - evidenziamo che la tragedia si è consumata in un
giorno festivo e di ponte con il ferragosto. Da sempre le
associazioni chiedono ai Centri di Salute Mentale di garantire
il servizio anche nei giorni prefestivi e festivi. È in tali
giorni che le persone sofferenti rischiano crisi importanti,
determinate anche dalla solitudine e dalla carenza di cure".
Per l'Osservatorio "la politica sanitaria regionale deve
assumere il ruolo di guida e deve garantire risorse per la presa
in carico 24 ore su 24 delle persone malate. I Centri - si legge
ancora - devono essere organizzati in maniera tale da realizzare
questa continuità e a costruire progetti di cura che coinvolgano
familiari e reti sociali. Non vogliamo più simili tragedie,
conseguenze anche di discontinuità della cura, di veri abbandoni
sul territorio".
"La malattia mentale si può curare - conclude la nota -
Servono cure integrate farmacologiche, psicologiche, sociali e
che intervengano sul territorio anche per prevenire Trattamenti
sanitari obbligatori".
L'Osservatorio Regionale per la Salute Mentale, rete di
associazioni e organizzazioni sindacali, costituitasi nel 2019 è
formata dalle Associazioni di volontariato 180Amici, Altri
Orizzonti, Cosma, Percorsi, Unasam e da Cittadinanza attiva,
Arci, Cgil, Cisl, Uil regionali. (ANSA).
Fermato col taser, Osservatorio salute mentale, vicenda grave
L'organismo indipendente, assistenza psichiatrica inadeguata