(ANSA) - ANVERSA DEGLI ABRUZZI, 22 OTT - Modello di
multifunzionalità in agricoltura: l'azienda 'La Porta dei
Parchi' è stata una delle tappe del viaggio studi che una
delegazione di rappresentanti del governo e del mondo
imprenditoriale della Giordania, coordinata dalla FAO, sta
svolgendo in Italia in questi giorni, con il preciso obiettivo
di rafforzare i legami tra le produzioni agricole locali e le
pratiche agrituristiche.
Il progetto - che vede la partecipazione dei rappresentanti
dei Ministeri dellAgricoltura e del Turismo giordano, delle
associazioni di categoria nel settore del turismo, della
ristorazione e dei produttori agricoli, della Società per la
conservazione della natura e delle aziende agrituristiche -
intende sostenere lo scambio di know-how e delle migliori
pratiche tra i paesi del Mediterraneo meridionale e orientale.
Tre le filiere identificate come centrali quelle dell'olio
d'oliva, dei latticini e del melograno, soprattutto per il loro
potenziale sviluppo nel settore dell'ospitalità gastronomica.
Il bioagriturismo 'La Porta dei Parchi' è stato quindi
selezionato in quanto caso di successo e antesignano della
multifunzionalità in agricoltura. Ad ospitare la delegazione,
accompagnata da Giuseppe Orefice fondatore di Agrigiochiamo,
partner italiano del progetto e da Margherita Rizzuto - founder
e project manager della società AgriCulturaLab -, sono stati
Manuela Cozzi e Nunzio Marcelli, founder del bioagriturismo e
Rita Salvatore ricercatrice della Università di Teramo,
attualmente impegnata in un progetto di ricerca su 'turisti
transumanti' in partenariato con il bioagriturismo (ANSA).
Transumanza, 'Porta dei Parchi' modello per la Giordania
Agriturismo Anversa tappa delegazione Fao