(ANSA) - PESCARA, 26 OTT - "Ultimo appello" del mondo
vitivinicolo abruzzese alla politica "con la speranza di
ricevere finalmente risposte concrete alla gravissima situazione
che si è purtroppo determinata a seguito delle abbondantissime
precipitazioni che hanno interessato l'intero territorio
regionale nei mesi di aprile e maggio". A lanciarlo sono i
rappresentanti della filiera vitivinicola che oggi si sono
riuniti a Pescara e che, nel fare il punto sull'emergenza
peronospora, parlano di "un calo medio della produzione di uve
di circa il 70%; un dramma - dicono - che interessa in maniera
diffusa e più o meno omogenea tutte le aziende vitivinicole
delle quattro province", oltre 15mila per 32.
Assoenologi, Associazione Città del Vino, CIA, Coldiretti,
Confagricoltura, Confcooperative, Consorzio Tutela Vini
D'Abruzzo, Copagri, D.A.Q. vino, Legacoop, Liberi Agricoltori e
Movimento Turismo del Vino, unitamente, sottolineano che
"occorrono a livello nazionale dei provvedimenti impattanti, per
la sopravvivenza di migliaia di imprese vitivinicole, che non
possono non prevedere necessariamente un congruo indennizzo
diretto alle aziende".
Per la sola regione Abruzzo, c'è una perdita di circa di 2,7
milioni di quintali di uva, pari a circa 2 milioni di ettolitri
di vino. "Una stima prudenziale - si legge - induce a ritenere
che la filiera vitivinicola della regione Abruzzo subirà un
danno economico non inferiore ai 380 milioni di euro". In
particolare, i rappresentanti della filiera chiedono a Governo e
Regione: sospensione pagamento dei mutui e finanziamenti in
essere per almeno due anni; sospensione o riduzione dei
contributi Inps; azzeramento dei tassi d'interesse per
finanziamenti acquisto scorte a reintegro con un'istruttoria
semplificata e che non tenga conto dei finanziamenti già in
essere. "Ad oggi - dicono - vi è stata solo l'assegnazione di
scarsissime risorse economiche, assolutamente insufficienti per
affrontare la difficile situazione del momento". (ANSA).
Produzione vino Abruzzo cala del 70%, appello produttori
Emergenza peronospora. 'Danni per 380 milioni, politica agisca'