(ANSA) - CASTEL DI SANGRO, 12 NOV - "Accorpare non significa
sopprimere plessi". Lo afferma Cinzia D'Altorio, Dirigente
scolastica del 'Patini-Liberatore' a Castel di Sangro che
interviene sulla questione accorpamento scolastico proposto dal
gruppo di lavoro della Provincia dell'Aquila.
La legge dello Stato lo impone e bisogna rispettarla e darle
respiro. Non c'è tragedia. C'è desiderio di funzionalità. Anni
continui di reggenze iniziano a essere insostenibili". In Alto
Sangro si punta ad abolire l'anomalia dell'omnicomprensivo per
aggregarne i relativi plessi di Roccaraso all'I.C. di Castel di
Sangro (700 alunni) ed all'I.I.S. Patini-Liberatore (497
alunni), consentendo il mantenimento a Roccaraso dei plessi
attualmente attivi, ma collegandoli amministrativamente alle
rispettive istituzioni scolastiche di Castel di Sangro.
A Sulmona il gruppo di lavoro ha proposto invece l'unione
dell'istituto Serafini-Di Stefano con la Radice-Ovidio
dell'infanzia via Matteotti (18 alunni) e via Marane (18
alunni); della primaria "Lola di Stefano" (208 alunni) della
scuola secondaria di I grado "Serafini" (206 alunni). E' stata
inoltre proposta l'aggregazione con il Mazzini-Capograssi per
l'infanzia via Crispi (22 alunni) e via Angeloni (18 alunni). Un
assetto che ha suscitato diverse reazioni, tra cui quella della
Cgil pronta a intraprendere una battaglia legale. (ANSA).
Accorpamento scuole, dirigente, si cerca funzionalità
"Anni di reggenze cominciano ad essere insostenibili"