Abruzzo

Naiadi: Fustinoni, scelta di richiudere, noi parte lesa

Patron Club Aquatico, 'abbiamo provato a far ripartire impianto'

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 23 NOV - Dopo la revoca da parte della Regione Abruzzo della gestione delle Naiadi da parte del Club Aquatico - che aveva prima avuto la gestione temporanea per quattro mesi e poi l'affidamente della gestione per i prossimi 20 anni - il presidente della società pescarese Riccardo Fustinoni ha incontrato la stampa per illustrare la posizione della società, ripercorrendo quanto è accaduto negli ultimi mesi, sottolineando di considerarsi "parte lesa" nella vicenda.
    "Abbiamo pensato a far ripartire l'impianto e far rientrare l'utenza - ha spiegato - e oggi mi sento in dovere verso i dipendenti, le società e gli atleti e i tecnici dare qualche chiarimento e mi sembrava doveroso anche perché abbiamo sentito in questi giorni anche cose lontane dalla realtà. Non avremmo mai voluto partecipare alla gara per la gestione ventennale perché la nostra è una società che vuole fare un passo alla volta, ma il 22 luglio abbiamo capito che per come era stato preparato il bando, c'era il rischio che nessuno si sarebbe approcciato in questa avventura e abbiamo partecipato per spirito di servizio anche perché se non partecipavamo noi le Naiadi non avrebbero riaperto così come oggi che le Naiadi sono di nuovo chiuse".
    "Ci siamo fatti carico di qualcosa - ha sottolineato - di cui forse la classe politica non si è fatta carico in questi anni Ci siamo avvalsi di consulenti e referenti finanziari amministrativi e legali e abbiamo presentato dei documenti che sono stati ritenuti validi in quanto a fideiussione e polizze assicurative. Tutto questo fatto entro il 31 luglio quando eravamo pronti a partire. Tutto fatto in modo lineare. Abbiamo presentato una fideiussione che ritenevano valida altrimenti non l'avremmo presentata. Noi nella nostra proposta avremmo fatto più del 50% di investimenti, presentando un progetto che ritengo valido. Quando vediamo oggi la revoca di un contratto ci troviamo ad essere parte lesa così come i nostri atleti e le nostre società". (ANSA).
   

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