Abruzzo

Giada e Simone, ecco i 'Ravioli al Montepulciano e tartufo'

Gli studenti Ipssar 'De Cecco' dalla Fiera dell'Aquila a Dubai

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 08 DIC - Sono Giada Rotini e Simone Mincone i due studenti dell'Istituto Alberghiero Ipssar 'De Cecco' di Pescara che alla seconda Fiera Internazionale dei Tartufi d'Abruzzo dell'Aquila, nell'ambito di un contest dedicato agli Istituti Alberghieri, si sono aggiudicati come premio due stage a Dubai nel ristorante 'Amunì'. Hanno presentato il piatto 'Ravioli al Montepulciano e tartufo - abbinamento con il vino Jarno Trulli', "un orgoglio per la nostra scuola che continua a crescere talenti e futuri professionisti della cucina e della Sala - commenta la dirigente scolastica dell'Ipssar 'De Cecco' Alessandra Di Pietro - L'evento che, ancora una volta, consente al nostro Istituto di spiccare conferma la bontà dell'indirizzo didattico-formativo di una scuola che considera le attività laboratoriali un momento imprescindibile di crescita e cultura".
    Quest'anno l'Istituto ha preso parte alla Fiera con una squadra di studenti di Cucina e Sala coordinata dai docenti Amedeo Prognoli e Vincenzo Gambino. Giada Rotini frequenta la Classe V Enogastronomia sezione G, Simone Mincone la classe V Sala e Vendita sezione C. La ricetta vincitrice è stata "Ravioli al Montepulciano con porcini tartufo d'Abruzzo e fonduta di pecorino di Farindola". I lavori sono stati realizzati con una farina con l'aggiunta di Montepulciano. La farcia è di funghi porcini e ricotta su un letto di fonduta al pecorino di Farindola decorati con foglioline di acetosa, cialde di corallo e, ad esaltare il tutto, il profumo e il sapore del tartufo d'Abruzzo a scaglie.
    "Il vino Jarno Montepulciano d'Abruzzo della cantina Castorani è stato abbinato per tradizione visto che, tra gli ingredienti dell'impasto del raviolo, abbiamo il Montepulciano - ha ancora detto Di Pietro - Si tratta di un prodotto ottenuto da uve appassite e lasciate macerare a lungo con affinato in botti di rovere. La scelta è stata dettata dall'accostamento dei sapori: il gusto pungente del vino si sposa con il sapore intenso dei funghi porcini presenti nella farcia. Il profumo penetrante della fonduta di pecorino di Farindola si lega alla corposità e ai profumi di frutti di bosco e liquirizia presenti nel vino". (ANSA).
   

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