Abruzzo

Rigopiano: sorella vittima, 'vogliamo giustizia, sono fiduciosa'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - "Qui si respira un'aria diversa, c'è più predisposizione all'ascolto, ho buone speranze per l'esito del processo." Parla così Silvia Angelozzi, sorella di Sara Angelozzi e cognata di Claudio Baldini, la giovane coppia di Atri rimasta sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano quel maledetto 18 gennaio del 2017: i due sarebbero dovuti tornare a casa il giorno prima, ma viste le condizioni meteo, sono stati indotti a restare.
    "La sentenza di primo grado ci ha lasciato tanto amaro in bocca - ha detto Silvia in un momento di pausa dell'udienza presso l'aula magna del Tribunale a L'Aquila dove è in corso il processo di secondo grado - ma sento che questa volta sia quella buona e che i giudici possano tenere finalmente conto di quelle che sono le nostre richieste, richieste di giustizia per le 29 vittime le cui richieste di aiuto, quei terribili giorni, sono state del tutto inascoltate da quelle istituzioni che avrebbero dovuto garantire per la loro sicurezza." (ANSA).
   

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