(ANSA) - L'AQUILA, 12 FEB - Definire protocolli per
disciplinare gli incontri tra servizio sanitario e utenza, sia
in pronto soccorso sia in regime ordinario, che garantiscano al
cento per cento l'incolumità del personale operante. E' quanto
emerso nel corso del vertice in Prefettura all'Aquila convocato
dopo le aggressioni avvenute negli ultimi giorni negli ospedali
del territorio provinciale.
Da qui la necessità di disciplinare gli incontri e definire
linee specifiche. Negli ultimi giorni sono stati tre i gravi
episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari. I
primi due nel nosocomio di Avezzano dove il marito di una
paziente aveva aggredito i medici del pronto soccorso e un
tossicodipendente ha distrutto porte e vetrate, scagliandosi
contro carabinieri e guardie giurate. L'ultimo episodio risale a
sabato scorso, quando nell'ospedale dell'Aquila un 35enne sotto
l'effetto di droghe ha aggredito una psichiatra, provocandole la
frattura del femore. La donna proprio oggi è stata sottoposta a
intervento chirurgico.
Solidarietà arriva alla dottoressa da Fp Cgil Abruzzo Molise,
in una nota firmata dal segretario generale Luca Fusari, dalla
segretaria Medici e Dirigenti SSN Maria Piccone e da Anthony
Pasqualone e Antonello Bernardi per Fp Cgil L'Aquila. Scrivono:
"Non è vero che ci sono situazioni non prevedibili e non
evitabili. Le situazioni al limite rappresentano la quotidianità
per chi opera in ambiente ospedaliero, occorre più personale che
possa gestire e situazioni conflittuali, occorre un posto fisso
di polizia in ogni plesso ospedaliero, non è più tollerabile che
chi lavora per la salute degli altri metta in pericolo la
propria. I protocolli relativi al comportamento da tenere in
caso di aggressione, non possono essere considerati mero
adempimento, ma devono trovare applicazione sostanziale nella
routine della gestione del Servizio Sanitario Nazionale, in
tutte le sue articolazioni". (ANSA).
Aggressioni negli ospedali, vertice in Prefettura L'Aquila
Fp Cgil, situazione non più tollerabile