Abruzzo

Tajani, 'sputi alla polizia, cosa insegnano i genitori?'

"Forse qualche agente ha sbagliato e ci saranno delle inchieste"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 MAR - "A scuola bisogna insegnare tante cose. In questi giorni ho visto scene che a me non sono piaciute. Forse qualche agente di polizia può essere che abbia sbagliato e ci saranno delle inchieste. Mi domando pure se non hanno sbagliato i genitori che non hanno insegnato ai propri figli che non si sputa in faccia a un poliziotto, a un carabiniere o a un finanziere. Che non si dice 'figlio di…' o 'pezzo di…' soltanto perché pensi di essere forte e lui non può reagire". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso di un evento a Francavilla al Mare (Chieti).
    "Se poi pensi che quel figlio viene da una famiglia dove i genitori guadagnano bene - ha aggiunto Tajani - ti chiedi se è giusto che il figlio di un benestante sputi in faccia a un figlio del popolo che guadagna 1.200-1.300 euro al mese? Io credo che non sia giusto. Dobbiamo educare i nostri figli a rispettare l'autorità. Come devono rispettare i professori, i bidelli, il maestro, l'infermiere, il portantino, il medico.
    Forse anche noi un po' di valori dobbiamo insegnarli ai figli.
    Nessuno ha mai il coraggio di dire 'sbagliamo noi perché non sappiamo educare bene i nostri figli".
    "Mi dovevo togliere questo dente - ha proseguito il ministro - perché non posso vedere questa gente che sputa in faccia a quei ragazzi che stanno lì, vengono dal profondo Sud, guadagnano quattro soldi, fanno il loro dovere e invece di essere ringraziati vengono mortificati. Devo dire però che la gran parte degli italiani li gratifica perché c'è grande fiducia verso di loro e anche stasera voglio riconfermare la fiducia del Governo, di Forza Italia e mia personale alle forze dell'ordine che sono fondamentali per la nostra società". (ANSA).
   

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