(ANSA) - L'AQUILA, 03 APR - L'approccio al pianoforte di
Filippo Gorini, "originale e coraggioso" come l'ha definito
l'autorevole quotidiano inglese The Guardian, incontra di nuovo
I Solisti Aquilani.
Due gli appuntamenti in programma: domani, giovedì 4 aprile,
alle 20:30, al teatro Acacia di Napoli per la stagione
dell'Associazione Scarlatti; e venerdì 5 aprile, alle 18,
nell'auditorium del Parco nella rassegna Musica per la città,
allestita nel capoluogo regionale.
Nino Rota compose nel 1964/65, su commissione dei Musici di
Roma, il concerto per archi, una delle sue pagine più eseguite.
Il 1800 è invece l'anno in cui Beethoven inizia a comporre il
Terzo concerto, scrive Carla Di Lena nelle note di sala, il
manoscritto, infatti, porta l'indicazione Concerto 1800. In
realtà la gestazione fu piuttosto lunga e si protrasse per
qualche anno. Nelle intenzioni di Beethoven questo concerto si
distacca dai due precedenti, ed effettivamente la concezione si
amplia, si irrobustisce. Il dialogo tra solista e orchestra vede
modificati gli equilibri, con un carattere più marcato, più
autorevole del pianoforte. Aveva solo 20 anni Britten quando
scrisse il piccolo capolavoro che è la Simple Symphony.
L'aggettivo "simple", semplice, si riferisce alla chiarezza
della struttura della composizione, e non certo alla facilità di
esecuzione.
Gorini, ad appena 28 anni, ha conquistato critica e pubblico
in sale come il Concertgebouw di Amsterdam, il Konzerthaus di
Berlino, il Konzerthaus di Vienna, la Elbphilharmonie di
Amburgo, la Wigmore Hall di Londra, la Società del Quartetto di
Milano, la Fondazione Louis Vuitton di Parigi, la Tonhalle di
Zurigo, e con orchestre quali l'Accademia nazionale di Santa
Cecilia di Roma, l'Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, la
Sinfonica di Milano, delle Fiandre, la Gyeonggi Philharmonic di
Seoul. (ANSA).
Sisma L'Aquila: concerto per la città con Filippo Gorini
Il pianista e I Solisti Aquilani suoneranno anche a Napoli
