(ANSA) - CARAMANICO TERME, 16 APR - Mobilitazione a
Caramanico Terme contro l'ipotesi di costituzione di una
pluriclasse che riunisca gli alunni di prima e di terza media a
causa del calo demografico che colpisce le aree interne. Stamani
manifestazione davanti alla scuola, che serve anche i comuni di
Salle e Sant'Eufemia a Maiella (Pescara).
Ricordando che "un provvedimento analogo è stato impiegato
anche per il comprensivo di Castelvecchio Subequo
nell'Aquilano", Blasioli afferma che "la decisione, adottata
secondo una logica essenzialmente economica, rischia di essere
fortemente penalizzante per il comprensorio della Maiella, che è
stato già oltremodo compromesso dalla chiusura delle terme, con
gravi ripercussioni sulla popolazione residente. Nei comuni
montani infatti - sottolinea - le istituzioni scolastiche
costituiscono un servizio imprescindibile e un segno tangibile
del ricambio generazionale in seno alla comunità. Garantire la
qualità del diritto allo studio dei minori è dunque essenziale
per porre un freno allo spopolamento, contrastare il declino
sociale ed economico e scongiurare fenomeni di dispersione
scolastica".
"Continueremo a sostenere convintamente famiglie, docenti e
collaboratori scolastici nella loro battaglia - aggiunge - Ho
presentato una risoluzione dettagliata alla quintaCommissione
del Consiglio Regionale, invitando il presidente della Giunta e
l'Assessore competente a riconsiderare la decisione, applicare
le deroghe previste dalla legge in entrambi i plessi
attenzionati".
"Ho incontrato questo pomeriggio l'assessore regionale
delegato Roberto Santangelo che, nelle prossime ore - afferma il
presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri - avrà un
confronto con il dirigente dell'Ufficio Scolastico regionale
Nardocci e sono certo che le attività messe in campo oggi
consentiranno di scongiurare tale possibilità nell'interesse del
territorio. Ho prestato molta attenzione alle istanze dei
cittadini e degli amministratori locali, consapevole
dell'importanza di tutelare e garantire ovunque il diritto allo
studio, al pari del diritto alla salute, soprattutto nelle aree
interne di montagna dove più alto è il rischio e il fenomeno
dello spopolamento. Obiettivo della Regione Abruzzo, già dalla
prima legislatura, è stato quello di investire piuttosto su tali
aree per riportare le famiglie a vivere realtà fondamentali che
ci permettono di portare avanti tradizioni e cultura. E la
scuola è il fondamento di tali realtà". (ANSA).
Rischio pluriclasse a Caramanico Terme, scoppia la protesta
Blasioli, scelta penalizzante. Sospiri, verso la soluzione