(ANSA) - CHIETI, 03 MAG - La grave carenza dei medici ha reso
necessaria una variazione temporanea della rete dell'emergenza
in provincia di Chieti, rimodulata sulla scorta dei numeri e
dell'ubicazione delle postazioni, scegliendo tra le soluzioni
possibili quella che non pregiudica la tempestività
dell'intervento. La forte criticità si è creata per le
dimissioni di nove medici del 118, sei dei quali vincitori di
concorso da dirigente di Pronto Soccorso, una situazione che ha
provocato che un buco assistenziale di enormi proporzioni nel
territorio.
"Siamo riusciti finora a mantenere attive tutte le dieci
postazioni di 118 medicalizzate della provincia di Chieti
facendo ricorso anche a prestazioni aggiuntive - ha chiarito il
Direttore generale Thomas Schael - ma con l'abbandono dei
vincitori di concorso non abbiamo più i numeri per coprire i
turni e siamo costretti a rivedere la nostra organizzazione
senza venir meno ai criteri di efficienza ed efficacia a cui
deve rispondere la sanità pubblica".
Di qui la la variazione temporanea della rete dell'emergenza:
in sostanza, vista la concentrazione di mezzi medicalizzati nel
raggio di circa 20 minuti sulla costa, il soccorso sulla città
di Francavilla può essere garantito da un'ambulanza di tipo
infermieristico, supportata, in caso di necessità, dall'auto
medica in servizio a Ortona, presa a noleggio proprio per fare
fronte a questa situazione, o da quelle medicalizzate di Chieti
o Pescara, che abitualmente già intervengono: nel 2023 sono
stati 2.951 gli interventi effettuati da equipaggi delle
postazioni vicine, e in particolare 527 da Pescara, di cui 12 in
codice rosso. Scelta analoga è stata già adottata in provincia
di Teramo, dove le ambulanze di Atri e Sant'Omero sono
riconvertite in India, mezzi di soccorso avanzato con autista e
infermiere, per le stesse ragioni. (ANSA).
Dimissioni medici 118, modifica della rete di emergenza
Sei su nove hanno vinto il concorso da dirigente del Ps
