Abruzzo

The Biggest Combat Rock Band omaggia gli anni '80 a Pescara

In 100 in concerto all'unisono al Porto Turistico 28 luglio

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 03 MAG - The Biggest Combat Rock Band, il progetto musicale più grande della costa adriatica, torna all'Arena del Porto Turistico di Pescara per una nuova serata omaggio alle canzoni inossidabili di questo genere musicale.
    Domenica 28 luglio tanti musicisti, fino a un centinaio, si riuniranno per suonare insieme e realizzare alcuni video clip.
    La partecipazione è gratuita e aperta a strumentisti e vocalist (gli interessati possono ancora scrivere a info@combatrock.it).
    Il progetto mira a dare l'opportunità a tutti i musicisti di suonare in una formazione di strumentisti (batteria, basso, chitarra) e vocalist, su brani scelti dagli organizzatori.
    Questa volta, l'omaggio è rivolto agli anni '80, un periodo significativo per la musica rock che ha visto la crescita di nuovi stili come l'hard rock, il glam rock e l'heavy metal, con band che hanno ottenuto un'enorme popolarità. In scaletta, dunque, 'Here I Go Again' dei Whitesnake (1982), canzone divenuta una delle canzoni più iconiche del decennio. A seguire 'Gimme All Your Lovin'' dei Zz Top (1983) brano pubblicato nell'album "Eliminator".
    Sempre allo stesso anno risale 'Rebel Yell' di Billy Idol, uno dei singoli più riconoscibili di Idol capace di contribuire a definire il suo stile. Tra i brani scelti anche 'Run to You' di Brian Adams, inclusa in "Reckless" (1984). Le ultime due canzoni sono diventate nel tempo dei veri e propri inni: l'impatto culturale di 'Living on a Prayer' dei Bon Jovi (1986) è stato enorme. Sicuramente una delle canzoni più rappresentative degli anni Ottanta. Stessa cosa si può dire di 'Rockin' in the Free World' di Neil Young, brano che ha accompagnato l'alternative rock. Il suono ruvido e autentico del cantautore canadese si combina con la sua voce graffiante per creare un'atmosfera di urgenza e protesta. Il testo di "Rockin' in the Free World" affronta temi sociali e politici, criticando la società contemporanea e la sua disuguaglianza, la povertà e l'ingiustizia. La canzone riflette lo spirito ribelle e la voce dei giovani, esprimendo un senso di frustrazione e un desiderio di cambiamento. (ANSA).
   

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