Abruzzo

Fontecchio, storie e racconti in un progetto interculturale

Al via laboratorio M.i.s.c.h.i.o. con artiste Riescher e Frasca

Redazione Ansa

(ANSA) - FONTECCHIO, 08 MAG - Un laboratorio intergenerazionale e creativo, che prende spunto dalle storie, leggende e tradizioni di Fontecchio, piccolo paese in provincia dell'Aquila che sta ultimando la ricostruzione post-sisma 2009.
    Questo il nuovo appuntamento del progetto M. i.s.c.h.i.o.
    (Memory intercultural social collective heritage intergenerational opportunity - Memoria, intercultura, patrimonio sociale collettivo, opportunità intergenerazionale), avviato a marzo e che terminerà a giugno 2025, a cura delle associazioni Harp e Sari Sari, realizzato nell'ambito del progetto The Care (Civil actors for rights and empowerment), cofinanziato dall'Unione Europea, promosso dalla fondazione Realizza il cambiamento e ActionAid international Italia ets. Il laboratorio sarà suddiviso in cinque appuntamenti, ed è stato pensato e sarà condotto dalle artiste Martina Riescher e Debora Frasca, entrambe neo residenti a Fontecchio ed impegnate in progetti di arte comunitaria sul territorio.
    Il primo incontro, di presentazione del laboratorio, dal titolo 'Cosa ci racconti?', è in programma venerdì 10 maggio alle 18.30 alla biblioteca comunale, a seguire i laboratori si terranno, sempre a partire dalla biblioteca, nei weekend dell' 11 e 12 maggio dalle ore 16 alle 18.30 ('La cosa più bella di Fontecchio?'), del 24 e 25 maggio, dalle ore 16 alle 18.30 ('Quali sono i suoni di Fontecchio oggi e quali non ci sono più?'), del 28 e 29 maggio, dalle ore 16 alle 18.30 ('Ci racconti un personaggio vero o leggendario del paese per te rappresentativo?'), dell'8 e 9 giugno, dalle ore 16 alle 18.30 ("Quali sono le tradizioni antiche? Quali sono state mantenute? E quelle nuove?"), del 18 e 19 giugno dalle ore 16 alle 18.30 ('Cosa c'è oggi a Fontecchio? Come la vorresti?').
    Le cinque "puntate" saranno incentrate su domande che mirano a scoprire il rapporto degli abitanti con il patrimonio culturale materiale ed immateriale del loro paese. Per "rispondere" alle domande, i partecipanti potranno scegliere liberamente di spaziare tra mezzi e materiali diversi, ma propri dell'arte, partendo dal classico disegno, passando alla fotografia fino ad arrivare al video, al suono e alla performance. (ANSA).
   

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