Abruzzo

Grand River suonerà al tramonto tra le rovine di Peltuinum

Sabato 22 Aimée Portioli si esibirà per Paesaggi Sonori e Univaq

Redazione Ansa

(ANSA) - PRATA D'ANSIDONIA, 19 GIU - Sabato prossimo, 22 giugno, in collaborazione con l'Università dell'Aquila, 'Paesaggi Sonori' organizza un concerto al tramonto di Aimée Portioli, in arte Grand River, nell'area archeologica di Peltuinum, a Prata d'Ansidonia (L'Aquila).
    L'iniziativa rientra tra gli appuntamenti estivi delle attività culturali promosse dall'ateneo per il 2024. "Quest'anno - afferma Doriana Legge, referente di ateneo per la cultura - Univaq vuole promuovere 'Atti (di) vita culturali'. Significa che la cultura, intesa come teatro, cinema, musica, arte dal vivo, letteratura, non è qualcosa cui assistere, ma ci spinge a compiere un atto di vita, un'azione che la cultura sollecita".
    Alle 16 ci saranno visite guidate dell'area di Peltuinum, alle 19 una sessione 'Vayu Yoga Kriya', quindi il concerto al tramonto, a partire dalle 19.30. La compositrice e produttrice italo-olandese Grand River ha registrato e rielaborato diversi tipi di vento, strati e altezze e li ha integrati nel concerto 'Tuning the Wind'. Il concerto godrà di uno scenario suggestivo, al tramonto e tra le mura dell'antica città vestina di Peltuinum.
    "Vento è aria in movimento, non emetterà alcun suono se nulla lo ostacola. Il vento può produrre molti suoni diversi a seconda della sua forza e degli oggetti che tocca. A volte il vento ulula, altre volte canta o fischia e può passare da un dolce mormorio a un ruggito rabbioso. Molte sono le frequenze e i timbri del vento - spiegano gli organizzatori in una nota - Il vento in questo concerto diventa uno strumento preparato che a volte è sintonizzato sul riferimento di 440 Hz, altre volte gli strumenti sono sintonizzati sul vento. Natura e musica diventano una cosa sola, non c'è distinzione tra un sintetizzatore e il vento, tra l'elemento naturale e lo strumento creato dall'uomo, tra un'onda sonora e un soffio di vento. Negli ultimi anni, le persone hanno sperimentato una riconnessione con la natura e l'hanno abbracciata come uno spazio sicuro in cui sentirsi vivi e liberi. La rappresentazione di una qualità astratta in forma umana del vento in 'Tuning the Wind' esprime la nostra relazione, esperienza e dialogo con l'ambiente naturale".
    (ANSA).
   

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