(ANSA) - PESCARA, 29 GIU - Il tema delle liste di attesa ha
assunto la massima centralità nei mezzi di informazione,
evidenziando le criticità che caratterizzano il sistema
sanitario nazionale e, indistintamente, le regioni italiane. Con
una nota congiunta i direttori generali delle quattro Asl
abruzzesi - Asl 1 (Avezzano Sulmona L'Aquila) Ferdinando Romano,
Asl 2 (Lanciano Vasto Chieti) Thomas Schael, Asl 3 (Pescara)
Vero Michitelli, e Asl 4 (Teramo) Maurizio Di Giosia - informano
i cittadini su alcuni temi, in particolare sulle pre-liste o
liste di galleggiamento, metodologia operativa ampiamente
diffusa.
"Sul punto intendiamo chiarire che:
1) La metodologia delle pre-liste non altera il monitoraggio dei
tempi di attesa e i dati della settimana indice, definiti
all'atto della prenotazione;
2) Le pre-liste non solo non alterano in senso migliorativo le
risultanze del monitoraggio ex ante, ma incidono positivamente
nel soddisfacimento dei bisogni espressi dai cittadini-utenti;
3) In termini normativi, i processi di presa in carico e le pre
liste sono configurate nel punto 3.5 (Back office) del Piano
regionale per il governo delle liste di attesa della Regione
Abruzzo (DGR 265/2019), per effetto del quale "Il corretto
funzionamento del Sistema CUP è reso possibile da un servizio di
Front-office per la raccolta delle richieste, prenotazione e/o
riscossione e uno di Back-office, che cura la gestione e
programmazione delle agende e il supporto ai punti di
prenotazione e di erogazione, attivando la figura di un "Cup
Specialist". Compito prioritario di tale figura è la gestione
delle criticità che si presentano agli sportelli e al call
center, da affrontare con differenti modalità. Lo Specialist
interviene nel caso in cui non siano disponibili prestazioni
richieste con le classi di priorità" e in generale nelle
situazioni nelle quali gli operatori dello sportello non hanno
la possibilità di dare una risposta efficace all'utente. Gli
operatori del back office - CUP di ciascuna delle quattro ASL
provvedono alla presa in carico della prenotazione con la
priorità indicata ed utilizzando la procedura delle liste
d'attesa informatizzate; ricontattano, prioritariamente i medici
prescrittori, qualora sussistono errori e criticità riscontrate
nella compilazione della ricetta rispetto al quesito clinico, ed
altresì gli assistiti che non hanno trovato disponibilità, nel
momento in cui la prestazione dovesse risultare disponibile
sollevandoli dall'onere di rivolgersi di nuovo al CUP".
4) Il disposto normativo di cui al punto precedente delinea, in
termini operativi, la creazione di pre-liste, cioè di liste ove
collocare i cittadini cui le ASL non hanno garantito le
prestazioni richieste nei termini di legge. Esso prefigura la
necessità di attivazione di pre-liste funzionali per la presa in
carico del paziente e per il richiamo dello stesso al momento in
cui la prestazione si renda disponibile (per aumento delle
disponibilità o avvenuta disdetta/spostamento da parte di altri
utenti).
5) Le pre-liste si configurano come soluzione organizzativa
aggiuntiva finalizzata a rispondere a particolari criticità in
favore dei cittadini, attraverso articolati processi di presa in
carico informatizzati.
E' giusto ricordare - prosegue la nota - che un lungo e
impegnativo lavoro è stato condotto, negli ultimi anni, dalle
Regioni, dall'Agenas, dal ministero della Salute, per
disciplinare il complesso universo delle liste di attesa,
armonizzando le strategie di governo delle liste di attesa. Tale
processo ha superato ampiamente la fase preparatoria e si
accinge ad approdare alla fase ratifica legislativa e
regolamentare.
Su base regionale, sarà ora necessario, anche in
considerazione dei nuovi scenari prefigurati dal D. L. 7 giugno
2024, n. 73, che introduce importanti misure di accesso
surrogatorio, qualora le Aziende sanitarie non siano in grado di
garantire le prestazioni entro la tempistica fissata dalla
normativa vigente (utilizzo dell'attività libero-professionale
intramuraria, delle prestazioni aggiuntive o del sistema privato
accreditato), standardizzare e armonizzare le diverse modalità
organizzative poste in essere, proprio al fine di dare piena
attuazione al Piano regionale per il governo delle liste di
attesa (DGR 265/2019).
Inoltre, le ASL - in forza dei nuovi modelli organizzativi e
digitali introdotti - promuoveranno ulteriomente il
potenziamento del back-office, come già fatto del corso
dell'esercizio 2023. Anche nei Piani di razionalizzazione appena
presentati alla Regione Abruzzo, le ASL non hanno decrementato
le risorse umane dedicate a queste preziose attività, che si
fonda sui richiamati strumenti di governo delle liste di attesa.
In conclusione, dichiarano i quattro manager, "riteniamo che,
in materia di liste di attesa, molto impegno sia stato profuso
per garantire ai cittadini-utenti servizi il più efficaci e
tempestivi possibili. Siamo perfettamente consapevoli che
persistano ancora situazioni di criticità che, con il supporto
della Stato centrale, della Regione e dell'Agenzia sanitaria
regionale, intendiamo contrastare con le nostre migliori
intenzioni ed energie". (ANSA).
Liste d'attesa: le 4 Asl, ecco le metodologie e gli obiettivi
Nota congiunta dei direttori generali per spiegare criticità