Abruzzo

'Via Vai', urban art minimalista davanti al MAXXI L'Aquila

Installazione realizzata in collaborazione con Univaq (Diceaa)

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 29 GIU - Un palco centrale per gli eventi, ombra, sedute e verde. Piazza Santa Maria Paganica cambia faccia per l'estate con 'Via Vai', il progetto di spazio pubblico temporaneo del MAXXI L'Aquila in collaborazione con l'Università degli Studi dell'Aquila e con il patrocinio e il sostegno del Comune dell'Aquila. Sviluppata all'interno del corso di Architettura e Composizione architettonica IV della Facoltà Univaq di Ingegneria Edile-Architettura (Diceaa) nell'ambito del programma di ricerca urbana 'Vuoti di Interesse', in collaborazione con Comune dell'Aquila e Urban Center L'Aquila, l'installazione è stata costruita da un gruppo di volontari che ha partecipato al workshop di autocostruzione curato da Giuseppe Grant, architetto del collettivo Orizzontale.
    Il progetto di ricerca invita a riflettere su ciò che l'architettura temporanea può fare per la città: innescare processi inediti, rapidi e reversibili di trasformazione dei luoghi, per migliorare la qualità degli spazi pubblici: in questo caso un'istantanea di quelle che potrebbero essere future trasformazioni di Piazza Santa Maria Paganica, da sempre uno dei punti più vitali del centro storico dell'Aquila, che metta al centro le persone e l'incontro.
    'Via Vai' è un corredo urbano flessibile utile ad arredare Piazza Santa Maria Paganica offrendo diverse conformazioni possibili per attivare nuove relazioni rievocando l'ordinaria bellezza di una delle piazze simbolo del centro storico aquilano.
    Dopo l'estate, alla fine dell'esperienza temporanea di progetto, grazie alle relazioni che il MAXXI L'Aquila ha saputo intrecciare sul territorio con associazioni del Terzo settore, la struttura sarà ricollocata e adottata per arredare un altro spazio per la collettività all'Aquila. Su uno dei lati dell'installazione c'è la scritta minimalista 'More with less" e il simbolo dell'ateneo.
    Ieri è stato stata presentata anche 'Second Order Reality', opera di Carola Bonfili, a cura di Ilaria Gianni e Daniela Cotimbo promosso dalla Fondazione smART con il sostegno dell'Italian Council. (ANSA).
   

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