(ANSA) - CHIETI, 19 LUG - La Giunta esecutiva distrettuale
Abruzzo dell'Associazione nazionale magistrati ha espresso
preoccupazione "per la visione distorta emergente" dagli organi
di informazione a commento delle sentenze della sezione civile
della Corte d'Appello dell'Aquila n. 790/2024 del 5 giugno e n.
749/2024 del 30 maggio, di rigetto della richiesta di
risarcimento danni avanzata dai parenti delle vittime del sisma
dell'Aquila, anche riportando tra virgolette, a proposito delle
giovani vittime dei crolli, espressioni quali "condotta incauta"
e/o "comportamento colpevole" che, evidenzia l'Anm, "non si
rinvengono affatto nel testo delle sentenze".
E più in generale - sostiene in una nota l'associazione
abruzzese dei magistrati - "accreditando incredibilmente
l'inesistente idea che il disconoscimento della responsabilità
della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella morte dei
giovani sia derivato da un giudizio critico sulla condotta
tenuta dai medesimi, giudizio che, invece, è totalmente assente
nelle sentenze, travisando completamente le ragioni della
motivazione delle decisioni".
Per l'Anm Abruzzo "le decisioni prese dalla Corte d'Appello
di L'Aquila, fondandosi su valutazione probatoria
dell'istruttoria svolta da un punto di vista oggettivo, non
contengono, diversamente da quanto fatto apparire sugli organi
di divulgazione mediatica, il minimo giudizio di valore sulla
condotta delle vittime, considerato infatti che, contribuendosi
a dare una immagine del tutto deformata dell'operato della
magistratura aquilana, è stato anche omesso di riferire che, in
altri casi analoghi, sulla base di risultanze probatorie
diverse, la Corte di Appello ha affermato la responsabilità dei
diversi convenuti, condannandoli al risarcimento dei danni in
favore dei congiunti delle vittime".
In sostanza "nelle sentenze criticate non è emerso alcun
giudizio critico con riferimento alle condotte delle vittime".
L'Anm Abruzzo esprime solidarietà ai colleghi ed all'immagine
stessa della Corte d'Appello di L'Aquila, ed auspica "che le
notizie relative a vicende tanto delicate ed oggetto di sentenze
della Corte siano trattate con la necessaria attenzione e
verifica delle informazioni oggetto di divulgazione, così da
evitare inutili deformazioni della realtà idonee solo a creare
discredito ingiustificato negli organi della magistratura".
(ANSA).
Sentenze sisma L'Aquila: Anm, 'travisate le motivazioni'
Preoccupazione associazione Abruzzo per 'visione distorta' media