Abruzzo

Gigafactory: Longobardi (Confindustria), 'partita non è persa'

Assessore abruzzese Magnacca, importante fare squadra con Molise

Redazione Ansa

(ANSA) - TERMOLI, 30 LUG - "Sulla Gigafactory credo che la partita non sia persa. Le industrie europee in questo momento stanno ripensando alle proprie strategie perchè si sono rese conto di non essere competitive assolutamente rispetto a quelle asiatiche".
    Così, all'ANSA, Vincenzo Longobardi, presidente di Confindustria Molise, intervenendo oggi pomeriggio a Termoli nella sede dell'Unimol, all'assemblea pubblica di Legambiente e Goletta Verde dal titolo "Da Termoli alla Val di Sangro, il futuro dell'automotive è ora".
    "Con uno sviluppo della produzione di automobili ibride dove rimane il know-how dell'endotermico sul quale noi siamo best in class in tutto il mondo, abbinato allo sviluppo di un certo tipo di batterie adatte per un tipo di piattaforma, probabilmente si riesce in qualche modo a salvare una situazione che altrimenti si rischia di diventare molto critica - aggiunge Longobardi - E' chiaro che continuiamo a soffrire di una mancanza di politiche industriali che partono dall'Europa e arrivano fino alla regione. Qualcosa si sta facendo, si sta muovendo, stiamo cercando di capire se anche il nucleo industriale può avere un ruolo differente da quello che ha avuto in passato con le comunità energetiche. Tutto il resto soffre dell'effetto Stellantis, le altre presenti soffrono comunque perchè l'automotive tocca tutti. Anche i prodotti chimici sono toccati.
    Per cui siamo in un momento di una certa difficoltà. Ora sono in ballo l'industria 5.0, altri incentivi e la Zes che è una buona opportunità. Speriamo che si mettano abbastanza risorse per fa si che si riesca a recuperare terreno".
    Per l'assessore regionale allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca. "Ci troviamo davanti al crocevia di una vera e propria rivoluzione industriale che pone alle regioni sfide come mai prima. La nostra capacità non sarà solo quella di trovare soluzioni ma anche di fare squadra convinti come siamo di rappresentare un unico tessuto produttivo e, se vogliamo, un unico socio-economico. In questo caso piccolo non è bello e insieme possiamo certamente difendere maggiormente le nostre industrie e le nostre famiglie".
    Secondo l'assessore si è già "ragionato con i sindacati e stiamo lavorando anche all'individuazione di una ipotesi che ci permetta di far valere la nostra posizione di transizione tecnologica con quelle che sono le ipotesi di Roma. Quello che conta ancor di più è la capacità di fare squadra in ambito politico, siamo sulle stesse posizioni con gli assessori del Molise sia sul tavolo delle attività produttive che nelle politiche del lavoro". (ANSA).
   

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