(ANSA) - PESCARA, 31 LUG - "Il Pronto soccorso di Pescara non
riesce a smaltire i pazienti, ha grosse problematiche, le attese
sono enormi". A esprimere preoccupazione è Gabriele Pasqualone,
segretario regionale Fials (Federazione italiana Autonomie
locali e Sanità) il cui intervento si propone in maniera analoga
all'allarme lanciato dal consigliere regionale Pd Antonio Di
Marco.
Una situazione denunciata da tempo. "Da anni come Fials -
spiega il segretario in una nota - affermiamo che non si risolve
ristrutturando solo le mura dei Pronto soccorso, perché non sono
le mura che curano i pazienti. Lo affermammo anche in un
consiglio comunale straordinario segnalando che il problema del
Pronto soccorso era principalmente un problema organizzativo.
Tutti sanno, fuorché a chi compete l'organizzazione
dell'assistenza, che solo Pescara e Montesilvano nel periodo
estivo arrivano a superare i 200mila residenti. Se aggiungiamo
che poi a Pescara vengono al Pronto soccorso anche cittadini da
paesi limitrofi, è facile capire come a tutto questo non può
rispondere un solo Pronto soccorso di Pescara".
Un problema che risente anche della situazione provinciale.
"A livello territoriale di Penne e di Popoli - rileva Pasqualone
- la situazione non funziona come dovrebbe perché se un paziente
viene soccorso a Caramanico Terme o a Civitella Casanova non è
corretto che il paziente arrivi all'ospedale di Pescara. Perché
questo avviene? Perché Popoli e Penne non funzionano come
dovrebbero. Perché, ad esempio, a Penne non c'è il radiologo la
notte, non ci sono i neurologi, non c'è l'urologo e quindi nel
momento in cui c'è una criticità, anche una piccola criticità,
il paziente viene portato a Pescara".
Nella nota della Fials si ricorda che alcuni cittadini usano
il pronto soccorso in alternativa alla trafila medico curante -
cup. "Bisogna abbassare le liste di attesa - conclude la nota,
far funzionare gli ospedali periferici e i Pronto soccorso
periferici". (ANSA).
Pronto Soccorso, Pasqualone (Fials) 'le attese sono enormi'
Il segretario, a Pescara pazienti da tutta la provincia