Abruzzo

Non si fermano le morti in montagna in Italia

Trovato il corpo dell'escursionista tedesco scomparso sul Prena

Gran Sasso

Redazione Ansa

Malori, cadute di centinaia a volte migliaia di metri, incidenti fatali ad alta quota. In montagna si continua a morire, anche nelle ultime ore. Dalle tragedie fra le vette della Valle Gesso, Alpi Marittime, a quella sul monte Prena, Gran Sasso.

L'ultimo ritrovamento è quello del corpo di Lewin Weituschat, studente di 25 anni disperso da diversi giorni. Il giovane stava percorrendo in solitaria la Via del Centenario, che da Vado di Corno arriva a Fonte Vetica, quando giunto sul lato nord del Prena sarebbe scivolato nella forra.

Sono già otto le vittime della montagna in Abruzzo nel 2024, cinque solo nel mese di agosto. Un numero superiore rispetto a quello complessivo dello scorso anno. Ed è di un morto e un ferito il bilancio di un incidente avvenuto sul versante svizzero del Cervino dove dopo Ferragosto la montagna aveva restituito già altri tre corpi. In questo caso la cordata composta dai due alpinisti è precipitata ieri, verso mezzogiorno, per circa 70 metri dalla parete Est.

I due procedevano lungo la cresta dell'Hörnli e sono caduti mentre si trovavano a quota 4.100 metri. Mentre giovedì, a est del Cervino, due persone sono morte sul versante svizzero del massiccio del Monte Rosa in un incidente di parapendio. Si trovavano sulla cima del Breithorn quando hanno avuto delle difficoltà in fase di decollo, prima di cadere per diverse centinaia di metri. Vittime anche in Friuli Venezia Giulia dove un uomo di 65 anni è stato trovato ieri pomeriggio durante una battuta di caccia a Moggio Udinese. A causare la morte è stato probabilmente un malore e a lanciare l'allarme erano stati alcuni escursionisti dopo aver notato la salma a quota mille metri, in località Jama.

Ma i morti in montagna si contano a partire già dall'inizio della settimana. Fra le montagne della Valle Gesso, nel Cuunese, due escursionisti hanno perso la vita nel giro di pochi giorni. Il primo è un uomo che non aveva fatto rientro da una gita: il suo corpo è stato trovato lunedì nella zona della Valcuca. Il secondo è Daniele Pacini, alpinista di 34 anni, precipitato mercoledì mentre era in cordata per la scalata dello Spigolo Vernet, cima della Nasta. La donna impegnata nella scalata con lui è rimasta appesa e ha riportato ferite poco gravi. Sempre in Piemonte è stato trovato il corpo di un uomo di 74 anni in un vallone in Val Cannobina, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola. La sera precedente non aveva fatto rientro a casa dopo essere andato a pescare.

   

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