Abruzzo

Consiglieri e cittadini si incatenano davanti a ospedale Pescara

Pettinari, 'no' ai tagli, assumere medici al Pronto soccorso

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 21 SET - "Siamo presenti assieme al consigliere Massimiliano Di Pillo e ad alcuni cittadini per riproporre per l'ennesima volta la denuncia del dramma della sanità pescarese". Così questa mattina il consigliere comunale di Pescara Domenico Pettinari che assieme ad alcuni cittadini si è incatenato simbolicamente davanti all'ospedale di Pescara.
    "La notizia - ha detto Pettinari - è quella che ci saranno tagli per un disavanzo di oltre 60 milioni di euro. Per rientrare da questo disavanzo alla Asl di Pescara ci saranno tagli per almeno 5 mln. E allora ad una situazione già disagiata con questi tagli si andrà a finire davvero ad una sanità da terzo mondo. Tagli che riguarderanno anche la spesa farmaceutica. E allora oggi protestiamo con queste catene perché per esempio al Pronto Soccorso ci sono attese per i degenti per la mancanza di posti letto. E quindi chiediamo di aumentare i posti letto. Assumere più medici perché per esempio nel Ps dell'ospedale mancano almeno sei medici. E poi potenziare la medicina territoriale perché solo così facendo si potrebbe sgravare di lavoro l'ospedale e il suo pronto soccorso con meno accessi". "La proposta di elevare l'ospedale a Dea di II livello - sottolinea Pettinari - significherebbe avere un polo specialistico con più discipline, più personale e più fondi.
    Infine denunciano ancora l'inutilizzo dell'elisuperficie dell'ospedale comporta ritardi nella gestione dei malati gravi soccorsi con l'elicottero. Infine a tutto questo aggiungiamo gli allagamenti dei giorni scorsi nell'ospedale. Ci rivolgiamo al presidente della Regione Marco Marsilio, all'assessore alla Sanità Nicoletta Vero e al sindaco d Carlo Masci, presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl".
    Il consigliere Massimiliano Di Pillo ha poi aggiunto che "non bisogna sottovalutare quanto accaduto pochi giorni fa all'Interno del reparto di Oncologia. Prima i medici e gli infermieri e gli Oss li osannavamo ora li abbandoniamo al loro destino". (ANSA).
   

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