Abruzzo

Uil contro le morti sul lavoro, 158 bare in piazza a Teramo

Tappa abruzzese per la campagna nazionale di sensibilizzazione

Redazione Ansa

(ANSA) - TERAMO, 27 SET - Sono 158 le bare esposte in piazza Martiri della Libertà a Teramo durante la manifestazione della Uil contro le morti e gli infortuni sul lavoro: rappresentano il numero dei morti sul lavoro in Abruzzo dal 2020 ad agosto 2024.
    Quella di Teramo è la tappa abruzzese della campagna nazionale di sensibilizzazione che il sindacato promuove nelle piazze delle maggiori città italiane, per interessare e coinvolgere cittadini e istituzioni sul tema 'Mai più morti sul lavoro'.
    Nella piazza teramana c'erano il procuratore capo della Procura della Repubblica di Teramo, Ettore Picardi; il prefetto Fabrizio Stelo; il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto; Antonio Duranti di Ital Uil nazionale; il segretario organizzativo Uil nazionale, Emanuele Ronzoni; il segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo; il responsabile Dipartimento salute sicurezza e ambiente Uil Abruzzo, Valerio Camplone.
    "Abbiamo scelto Teramo perché è la provincia più colpita della nostra regione da morti e infortuni sul lavoro - spiega il segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo - e nell'attività istituzionale di contrasto alle morti sul lavoro c'è da parte delle istituzioni, in questo territorio, un'attenzione molto decisa, tant'è che il primo protocollo sulla sicurezza è stato firmato proprio nella prefettura di Teramo".
    "Insistiamo nel portare le bare nelle piazze - aggiunge - perché vogliamo che tutti capiscano che dietro questi numeri ci sono delle persone in carne ed ossa che perdono la vita per andare a lavorare. Quello di oggi è un atto visivo completo per dire che nel nostro Abruzzo, dal 2020, sono venuti meno 158 lavoratori, persone che avevano tutto il diritto di tornare a casa dopo il turno lavorativo. Così non è stato".
    "Colgo l'occasione per ringraziare coloro che sono intervenuti alla manifestazione di oggi - conclude Lombardo - il Procuratore e il Prefetto. C'è stata un'attenzione globale, complessiva, istituzionale, di alto livello che ci conforta e ci porta a dire che dobbiamo continuare questa nostra campagna 'Zero morti sul lavoro ' che non è solo uno slogan, ma è un obiettivo che dobbiamo raggiugere tutti insieme, affinché lavoratrici e lavoratori possano andare a lavorare e tornare tranquillamente nelle proprie case senza lasciare la vita o senza infortunarsi, il più delle volte in maniera grave e irreversibile". (ANSA).
   

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