(ANSA) - CHIETI, 28 SET - Il prefetto Mario Della Cioppa dopo
due anni lascia Chieti per andare in pensione e, nel messaggio
di saluto alle Istituzioni, traccia un rendiconto sulle
"direttrici" che aveva illustrato all'atto del suo insediamento.
La prima è stata quella di impostare un'adeguata azione di
controllo del territorio dopo aver definito alcune aree ritenute
maggiormente sensibili e per le quali era necessario
implementare la presenza delle Forze di Polizia.
"Ciò ha portato a un piano straordinario di controllo del
territorio su tutta la provincia di Chieti, con specifico
riferimento alle aree rivelatesi sensibili - - evidenzia Della
Cioppa - all'esito di una specifica analisi effettuata con le
forze di polizia, soprattutto nella macroarea di Vasto e San
Salvo".
Un'azione che "ha determinato una riduzione di reati,
confermata dai dati e un innalzamento del livello di sicurezza
anche nella percezione della cittadinanza". La seconda
direttrice è stata quella di affiancare all'azione visibile sul
territorio delle Forze di Polizia un'ulteriore attività diretta
a ricercare, scandagliare e verificare, nell'intera provincia,
ma con particolare riferimento alla macroarea, la presenza di
infiltrazioni della criminalità, specie organizzata: è stata
costituita da subito una task force sulle infiltrazioni
criminali, presieduta dal Prefetto e composta dalle Forze di
Polizia, "il cui lavoro nei mesi ha consentito la emissione di
ben 7 misure interdittive antimafia, recidendo tentativi di
infiltrazione della criminalità organizzata, attraverso attività
imprenditoriali e societarie".
La terza direttrice è stata quella di rafforzare e potenziare
il sistema di coordinamento dei vari organismi coinvolti in caso
di emergenza per gravi calamità e, quindi, di gravi situazioni
di protezione civile, costituendo una task force "che, in quasi
due anni di lavoro, ha permesso di formare tutti i componenti
del sistema di protezione civile, impiegato negli interventi di
competenza della Prefettura, di realizzare specifiche
esercitazioni di vari eventi calamitosi, di regolamentare e
rendere tempestivi gli interventi di coordinamento in caso di
gravi emergenze ed anche di redigere un manuale di pronto
impiego per i vari scenari emergenziali che si dovessero
presentare".
Fra le tante altre diverse attività garantite dalla
Prefettura, Della Cioppa ha evidenziato la "grande
sollecitazione fornita alla questione della Chiesa di San
Francesco, a Chieti, "da troppo tempo ormai ferma", il cui
intervento di ristrutturazione si definirà nel 2025, e
"l'impulso fornito alle opere finalizzate alla
rifunzionalizzazione delle ex caserme Berardi e Bucciante, parte
delle quali già a buon punto, ma per il cui completamento,
tuttavia, auspico - ha concluso - un'ulteriore accelerazione da
parte degli organi tecnici, che stanno garantendo i vari
interventi di ristrutturazione". (ANSA).
Il prefetto Della Cioppa in pensione, il bilancio di due anni
Attività riepilogate in un messaggio di saluto alle istituzioni