(ANSA) - SULMONA, 06 OTT - Proteste e diffide a Sulmona per
il servizio di refezione scolastica che non è partito come da
calendario. L'avvio della mensa nelle scuole primarie e
secondarie, era stato fissato per il 2 ottobre, ma la ditta che
si è aggiudicata i novecento alunni si sono dovuti adeguare ai
regolamenti varati dagli istituti scolastici che consentono di
portare il panino o il pasto da casa, seguendo una serie di
prescrizioni per evitare la contaminazione del cibo.
"Si tratta di una comunicazione doverosa per contingentare i
tempi e risolvere la questione" spiega il sindaco, Gianfranco Di
Piero.
Le famiglie protestano. "Siamo costretti ad adattarci per
venire incontro alle famiglie che sono furiose - spiega il
presidente del consiglio d'Istituto, Alessandro Ciuffini - Ci
auguriamo che questa situazione di emergenza si risolva in tempi
brevissimi". Intanto c'è chi ha deciso di cambiare scuola, vista
la situazione, e iscrivere i bambini a istituti privati. "Spero
si risolva tutto in settimana, altrimenti andrò in Procura"
aggiunge un genitore. (ANSA).
Senza mensa 900 alunni, da Comune Sulmona ultimatum alla ditta
Non è stato individuato centro di cottura. Protestano i genitori