(ANSA) - PESCARA, 16 OTT - "I rappresentanti regionali
dovrebbero ottenere il giusto riconoscimento del particolare
territorio regionale, che prima della modifica della norma
godeva largamente delle deroghe ai limiti numerici proprio
perché riconosciute come scuole di montagna". A sostenerlo è a
Cisl Scuola Abruzzo Molise che ha ribadito la propria
contrarietà ad un piano di dimensionamento "fortemente
penalizzante per una regione come l'Abruzzo" durante il Tavolo
Tecnico Interistituzionale per il dimensionamento scolastico per
l'anno scolastico 2025/26 riunitosi oggi a Pescara alla presenza
dell'assessore regionale al ramo, Roberto Santangelo.
Presenti i rappresentanti di tre province su quattro - con
l'assenza di L'Aquila - dell'ANCI, degli Uffici Scolastici
Regionali e Provinciali, delle organizzazioni sindacali
rappresentative della scuola. "La Regione Abruzzo - spiega la
Cisl in una nota - chiede una corsa contro il tempo per
l'individuazione di quattro istituzioni scolastiche da tagliare,
anzi cinque se verrà accolta la retromarcia sul dimensionamento
scolastico degli Istituti Comprensivi 1 e 7 di Pescara attuato a
partire dal primo settembre di quest'anno.
Almeno per il momento, solo la provincia di Teramo ha presentato
l'ipotesi di soppressione delle dirigenze scolastiche del Liceo
'Grue' di Castelli e dell'Istituto Comprensivo di
Civitella-Torricella".
Secondo la Cisl Scuola "il principio della norma nazionale di
salvaguardare le aree montane, ribadito anche dalle linee guida
regionali, non è stato accompagnato dall'assegnazione di un
adeguato numero di istituzioni scolastiche". "La presenza delle
scuole nelle nostre montagne necessità di tutte le attenzioni di
una dirigenza sul territorio - sottolinea il segretario generale
della Cisl Scuola Abruzzo Molise, Davide Desiati - altrimenti
avremo una progressiva desertificazione dei piccoli centri e
delle aree montane".
"Rispetto allo scorso anno - si conclude nella nota -
nutrivamo la speranza che messaggi come quelli del film 'Un
mondo a parte" potevano riuscire a far comprendere il
significato della presenza della scuola nelle nostre montagne e
nei nostri piccoli comuni e la speranza che il futuro non era
solo di poter vivere nei centri più grandi con classi affollate
o sovraffollate". (ANSA).
Scuola: Cisl, 'no' a tagli, Regione tuteli i Comuni di montagna
'Piano di dimensionamento fortemente penalizzante per l'Abruzzo'