(ANSA) - PESCARA, 18 OTT - "La circolazione a senso unico
alternato regolata da semaforo, introdotta nel tratto stradale
del Traforo del Gran Sasso, avviata il 14 ottobre e programmata
per durare 45 giorni, rappresenta una sfida significativa non
solo per il settore dell'autotrasporto di merci e persone, ma
per l'intera economia dell'Abruzzo". Lo afferma, in una nota,
Mauro Concezzi, responsabile nazionale di Cna Fita, a proposito
dei "gravissimi problemi provocati dalle limitazioni di traffico
sull'A24", chiedendo di introdurre "un meccanismo automatico di
riconoscimento di agevolazione tariffaria o rimborso del
pedaggio per disagi alla mobilità".
"Le province di Teramo e L'Aquila sono destinate a subire
impatti significativi a causa dei maggiori tempi di percorrenza
derivanti dal restringimento di questo tratto stradale -
prosegue la nota - Nell'arco dei 45 giorni di disagi, il maggior
costo medio che ogni veicolo pesante che transita per il traforo
dovrà subire è pari a circa 2.602,75 euro. Secondo dati ACI
2023, nelle province di Teramo e L'Aquila circolano
rispettivamente 35.271 e 34.763 camion. Stimando che un quarto
di questi abbiano come via quotidiana quella del traforo, nei 45
giorni di circolazione alternata, le imprese di autotrasporto
della provincia di Teramo subiranno una maggiorazione di costi
pari a 22.950.398 euro, quelle della provincia dell'Aquila
affronteranno un aggravio economico di 22.619.849 euro".
"La chiusura del traforo potrebbe influire anche sul flusso
delle merci destinate ad altre regioni. Secondo dati Istat 2022,
dall'Abruzzo originano oltre 17 milioni di tonnellate di merce,
per l'autotrasporto un potenziale fatturato di quasi 700 milioni
di euro; di questi, oltre 85 milioni di euro potrebbero essere
messi in discussione nei soli 45 giorni di transito alternato".
"La circolazione alternata del traforo del Gran Sasso, la
chiusura del Monte Bianco, le problematiche registrate al Frejus
- precisa Concezzi - sono solo le punte di un iceberg che si
chiama 'cattiva gestione della manutenzione programmata delle
opere d'arte stradali'. La manutenzione programmata è
fondamentale per garantire la sicurezza degli utenti della
strada e prevenire situazioni di congestione derivanti
dall'apertura simultanea di più cantieri. Occorre vigilare e
garantire la manutenzione programmata e completare il catasto
delle strade per individuare viabilità alternativa e sicura".
"In attesa di conoscere le decisioni del commissario
straordinario della falda acquifera - conclude la nota di Cna
Fita - chiediamo un immediato intervento delle autorità
competenti per esplorare tutte le opzioni disponibili al fine di
minimizzare le difficoltà evidenti e pesantissime che il settore
oggi deve affrontare". (ANSA).
Autotrasporto e traforo Gran Sasso, Cna-Fita, rimborsare pedaggi
Con transito alternato costi maggiorati per migliaia di euro