(ANSA) - TERAMO, 26 OTT - I genitori degli studenti dei Licei
Coreutico e Scientifico "M. Delfico" hanno chiesto alla
dirigente scolastica del Convitto, alla dirigente scolastica
del Liceo Classico e al prefetto della provincia di Teramo un
incontro da tenersi nei locali della Provincia di Teramo martedì
prossimo, 29 ottobre, a partire dalle 17 per discutere
dell'emergenza che ha colpito il 'Melchiorre Delfico', posto
sotto sequestro il 3 ottobre scorso e sgomberato dalla
magistratura per criticità strutturali.
Nella lettera scritta per chiedere l'incontro, i genitori
sottolineano che la vicenda, "oltre a porre interrogativi seri
sulla gestione degli edifici scolastici
presenti a Teramo, coinvolge inevitabilmente l'intera città, che
in quell'edificio, nella sua funzione e nella ubicazione, ha da
sempre uno dei suoi punti di riferimento. La gestione della
vicenda nel presente, necessariamente - scrivono - produrrà
effetti sull'economia, sul traffico e sulle abitudini dei
teramani, oltre che sul diritto alla studio dei giovani alunni e
sulla possibilità di scelta dei percorsi scolastici delle
prossime generazioni".
"A fronte di ciò, ci saremmo aspettati un lavoro sinergico e
collaborativo tra tutte le Istituzioni e forze politiche,
invece, nelle ultime ore, siamo costretti ad assistere, basiti,
a un susseguirsi di accuse sterili, con proposte che si rivelano
sempre impercorribili e rimpalli di responsabilità inauditi. La
città di Teramo, il Delfico, i nostri ragazzi non possono
permettersi questo. Riteniamo opportuno, oltre che DOVUTO, che i
rappresentanti delle Istituzioni locali tutti, si confrontino in
maniera chiara e costruttiva in un'ottica di leale e trasparente
collaborazione, in contraddittorio tra loro e con noi sulle
possibili soluzioni, al fine - concludono - di individuare
quelle migliori, avendo riguardo a tutti i diritti e gli
interessi in gioco, quelli dei giovani, delle famiglie, degli
Istituti Scolastici coinvolti, del commercio". (ANSA).
Liceo chiuso a Teramo, genitori 'basta rimpalli responsabilità'
Chiesto a dirigenti scolastiche e prefetto incontro pubblico