(ANSA) - BISEGNA, 07 NOV - Con un finanziamento di 157mila
euro provenienti dall'Open Rivers Programme, il team di
Rewilding Apennines ha appena completato la rimozione di cinque
briglie lungo il fiume Giovenco, principale affluente dei canali
del Fucino, in provincia dell'Aquila.
Le briglie sono barriere lungo i fiumi che alterano il flusso
dell'acqua, modificano i livelli idrici e influenzano
negativamente gli ecosistemi fluviali.
"L'intervento pionieristico che ha coinvolto diversi
escavatori e mezzi meccanici - si legge in una nota - ha visto
la rimozione delle barriere, separate da intervalli di circa 80
metri, insieme ai muri di cemento delle sponde fluviali
adiacenti. Consentendo il libero flusso dell'acqua e aumentando
la connettività, questi sforzi di ripristino miglioreranno
significativamente la qualità dell'habitat, aumenteranno la
biodiversità acquatica e ripariale e miglioreranno la salute
complessiva del fiume e del paesaggio circostante".
"Rimuovere queste briglie permetterà al fiume di ripararsi da
solo", assicura Fabien Quétier di Rewilding Europe.
"La rimozione delle briglie sul fiume Giovenco - si legge
ancora nella nota - porterà significativi benefici ecologici e
socioeconomici. Il libero flusso dell'acqua consentirà la
migrazione di specie acquatiche protette e vulnerabili, come il
gambero di fiume autoctono e la trota mediterranea. La
vegetazione ripariale avrà anche l'opportunità di riconquistare
il suo habitat, apportando benefici più ampi a molte altre
specie animali, in particolare la lontra europea, che sta
naturalmente ricolonizzando l'area. Altri mammiferi, così come
uccelli e insetti, beneficeranno anch'essi dal ripristino degli
habitat naturali e da un ecosistema più sano e connesso. (ANSA).
Rimosse barriere fluviali lungo il fiume Giovenco
Intervento finanziato con 157 mila euro da Open Rivers Programme