(v. 'Maxi operazione antidroga all'Aquila.
Questo l'obiettivo della maxi operazione condotta dalle prime
ore di questa mattina, i cui particolari sono stati resi noti
dal procuratore della Repubblica, Alberto Sgambati, nell'arco di
una conferenza stampa nella questura del capoluogo alla
presenza del capo della squadra Mobile, Roberta Cicchetti, del
pm che ha coordinato le indagini Roberta D'Avolio e del questore
Enrico De Simone.
Dall'alba di oggi poliziotti della Sezione investigativa del
Servizio Centrale Operativo e della locale Squadra Mobile hanno
eseguito 21 misure cautelari (18 in carcere, 2 ai domiciliari e
un obbligo di dimora) delle 30 emesse complessivamente (26 in
carcere, 3 ai domiciliari, oltre all'obbligo di dimora).
Eseguite anche numerose perquisizioni. Sono 42 le persone
indagate in totale.
L'associazione, composta da 28 persone di nazionalità
italiana, albanese e macedone, aveva una gerarchia ben definita
con dei ruoli ben precisi: tre erano ai vertici, nove gli
intermediari, i restanti 19 erano gli spacciatori che agivano in
centro storico, nell'area del Parco del Castello, ma anche nella
zona industriale di Pile.
"Oltre due anni di lavoro ininterrotto - ha detto Sgambati -
hanno prodotto un risultato importante e lo sottolineo, perché
vogliamo far sapere alla gente quanto lavora la polizia contro
la criminalità". Al procuratore ha fatto eco il questore De
Simone: "Questa operazione - ha detto - dimostra come chi viene
all'Aquila per delinquere trova pane per i suoi denti".
"Il traffico di stupefacenti - ha detto il pm D'Avolio - si è
sviluppato nell'arco temporale che va dal 2021 fino al 2024".
Sono 102 le persone ascoltate per confermare l'ipotesi
accusatoria "cioè - ha concluso D'Avolio - la cessione al
dettaglio di un numero considerevole di dosi nei confronti di un
numero considerevole di cessionari in grado di saturare il
mercato aquilano". (ANSA).
All'Aquila giro di droga da 2 milioni di euro, smantellata banda
Due anni di indagini, oltre 650 clienti, 30 le misure cautelari