(ANSA) - L'AQUILA, 26 NOV - L'Abruzzo dimostra buona capacità
di sviluppo del mercato del lavoro ma persistono profili di
debolezza nell'ambito dell'economia e del sistema delle imprese.
Lo rivela il rapporto 'Economia e Società' del Centro studi
dell'Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran
Sasso d'Italia (Cresa) giunto, nella sua versione attuale, alla
15/a edizione.
Al contrario, sono buone e migliori di quelle italiane le
tendenze del mercato del lavoro. Le fila delle forze di lavoro
si ingrossano di 13mila unità (6mila uomini e 8mila donne) e
aumenta l'occupazione (+19mila unità), esclusivamente quella
dipendente (+22mila), a carattere indeterminato (+31mila) e a
tempo pieno (+22mila), e in misura maggiore quella delle donne
(+16mila) e delle persone con titolo di studio secondario
(+22mila) e terziario (+8mila). Grazie alla flessione della
componente femminile (-9mila persone) diminuisce il numero di
disoccupati (-6mila). I tassi di attività (66,9), di occupazione
(61,3) e di disoccupazione (8,3) sono migliori di quelli
meridionali e i primi due allineati ai nazionali con il pieno
recupero dei livelli 2019.
Resta critica, tuttavia, la situazione del sistema delle
imprese: in Abruzzo alla fine del 2023 operavano 145.365 imprese
registrate, 123.773 delle quali attive. La variazione su base
annua è per entrambe di poco superiore al -2% pari al doppio
della flessione media nazionale. Nell'ambito delle attive sono
in aumento i soli servizi immobiliari (+4%) e professionali
(+3%); le attività assicurative e finanziarie, di supporto alle
imprese e di informazione e comunicazione mostrano una buona
capacità di tenuta mentre si confermano in flessione gli altri
settori con cali decisi delle agricole (-5%), delle commerciali
(-4%), delle manifatturiere e di trasporto e magazzinaggio (-3%)
nonché edili (-2%). (ANSA).
Cresa, crescono gli occupati in Abruzzo, ma imprese in calo
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