(ANSA) - L'AQUILA, 26 NOV - L'export in Abruzzo si attesta
nel 2023 al di sopra dei 10 miliardi di euro con un incremento
su base annua a due cifre (+14%) a fronte di una stazionarietà
nazionale.
Lo rivela il rapporto 'Economia e Società' del Centro studi
dell'Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran
Sasso d'Italia (Cresa) di recente pubblicazione.
Nel 2023 questo comparto mostra una variazione su base annua
del +16,4% doppia rispetto alla media nazionale, attribuibile
soprattutto alla forte espansione delle vendite di mezzi di
trasporto (+22%; Italia: +11%) che da soli rappresentano il 36%
delle vendite estere abruzzesi. Il comparto chimico-farmaceutico
- che rappresenta il 24% del totale regionale - ha registrato un
incremento del 16% a fronte di una dinamica media nazionale
negativa (-3%).
Anche il comparto del Made in Italy (agroalimentare e moda)
ha fatto registrare una dinamica piuttosto positiva nel suo
complesso e ben superiore a quella nazionale (+11% contro +3%)
accrescendo sensibilmente la sua quota sull'export regionale. A
questo risultato hanno contribuito, in particolare, sia il
settore agroalimentare (+7%) ma ancor più quello del tessile
(+20%) che, al contrario, è risultato stazionario a livello
nazionale.
Il rapporto 'Economia e Società' propone anche un'analisi
della posizione dell'Abruzzo rispetto ai 17 obiettivi di
sviluppo sostenibile (povertà, fame, salute e benessere,
istruzione, parità di genere, acqua e servizi igienico-sanitari,
energia, lavoro, imprese, diseguaglianze, città, produzione e
consumo responsabili, cambiamento climatico, ambiente subacqueo,
vita sulla terra, giustizia e partnership per obiettivi).
Tra il 2010 e il 2022 la regione ha mostrato tendenze di
segno e intensità nel complesso simili a quelle nazionali e
riuscirà a rispettare i termini di Agenda 2030 solo per le aree
terrestri protette. (ANSA).
Cresa, in Abruzzo export sopra i 10 miliardi nel 2023
Incremento su base annua a due cifre +14%