(ANSA) - PESCARA, 26 NOV - A seguito della richiesta avanzata
dalla rappresentanza studentesca '360Gradi', il Senato
Accademico dell'Università degli Studi 'Gabriele d'Annunzio'
(Ud'A) ha approvato il 16 ottobre scorso l'attivazione della
didattica a distanza (dad) per alcune categorie di studenti.
Tuttavia, il servizio è operativo solo per un numero ristretto
di iscritti.
"Si sta facendo discriminazione fra aventi diritto - spiega
all'ANSA Carmela Santull presidente dell'associazione 360Gradi -
gli studenti esclusi fanno conti con ritardi che compromettono
la loro formazione e li penalizzano per le assenze forzate".
"Accedere alla dad - riporta su RomboWeb una studentessa
caregiver - mi permetterebbe di assistere la mia famiglia senza
perdere le lezioni. Ma questa opzione non è prevista per la mia
categoria". Per chi è soggetto all'obbligo di frequenza, la
situazione appare ancor più complessa. Il processo per ottenere
una deroga prevede un iter burocratico articolato: la richiesta
deve essere valutata dall'organo della Scuola o il Dipartimento,
con tempi di risposta che possono superare un mese, per poi
attendere il via libera finale del Rettore. Procedure
incompatibili per chi, ad esempio, è in procinto di sottoporsi a
un intervento medico. (ANSA).
Dad alla 'D'Annunzio', 'esclusioni e ritardi tra aventi diritto'
La denuncia dell'associazione studentesca '360gradi'