(ANSA) - PESCARA, 26 NOV - Sequestri per 12 milioni di euro e
perquisizioni nei confronti di un'associazione a delinquere
radicata nella provincia di Pescara dedita a frodi e reati
tributari, truffe ai danni dello Stato e riciclaggio: a eseguire
il decreto emesso dal gip del Tribunale di Pescara, oltre 50
finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di
Pescara, nell'ambito dell'operazione denominata 'Break even'.
Tra i reati contestati l'emissione di fatture per operazioni
inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte,
illecita somministrazione di manodopera, truffa ai danni dello
Stato per indebita percezione di contributi pubblici legati
all'emergenza da Covid-19, intestazione fraudolenta di valori,
autoriciclaggio, riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti.
Secondo l'ipotesi investigativa il sistema fraudolento è
stato realizzato da una famiglia imprenditoriale pescarese con
la collaborazione di un commercialista del chietino, attuando un
vero e proprio sistema di pianificazione fiscale attraverso il
quale le compagini societarie dotate di effettiva consistenza
aziendale (cosiddette 'good company') utilizzavano le fatture
emesse da società cartiere prive sia di struttura
logistico-amministrativa che di consistenza
patrimoniale/finanziaria (cooperative di manodopera ed Srls che
fungevano unicamente da 'serbatoi' di forza lavoro), così da
giungere al punto di pareggio in cui costi e ricavi di
un'azienda sono equivalenti (break even point), con lo scopo di
ridurre artificiosamente il carico impositivo.
L'articolato schema prevedeva l'instaurazione di rapporti di
lavoro da parte di società che, rimanendo in attività per un
breve periodo di tempo, assumevano in blocco i medesimi
dipendenti, essendo di fatto amministrate dal dominus
dell'associazione per delinquere e mantenendo rapporti di
committenza con controparti commerciali sempre riferibili al
medesimo sodalizio criminale.
In questo modo le società che hanno utilizzato le fatture per
operazioni inesistenti hanno potuto ridurre al minimo il loro
carico fiscale, così sottraendosi al pagamento delle imposte e
addirittura riuscendo a rientrare anche nei parametri richiesti
dalla normativa emergenziale per la pandemia da Covid-19 per
ottenere i contributi a fondo perduto stanziati con il fine di
aiutare le imprese in difficoltà. (ANSA).
Truffe, frodi e riciclaggio, sequestri per 12 milioni
Scoperta associazione per delinquere nel Pescarese