Abruzzo

In Gastroenterologia all'ospedale Mazzini intervento innovativo tramite endoscopia

Non riusciva a mangiare per un grave restringimento del duodeno

Redazione Ansa

(ANSA) - TERAMO, 27 NOV - È stato eseguito con successo, all'ospedale Mazzini di Teramo, il primo caso di gastroenteroanastomosi (Gea) per una patologia stenosante benigna. Questa procedura innovativa rappresenta una soluzione mini-invasiva ed efficace per pazienti che non possono affrontare un intervento chirurgico tradizionale. Il caso riguarda una donna di 75 anni affetta da stenosi ingravescente del bulbo e della prima porzione duodenale, che da due anni limitava gravemente la sua alimentazione e qualità di vita.
    L'intervento è stato eseguito utilizzando il sistema "Lams" ad elettrocauterizzazione, Hot-Axios, sotto guida ecoendoscopica.
    Questa tecnica ha permesso di creare una comunicazione diretta tra stomaco e intestino, garantendo un risultato equivalente alla chirurgia convenzionale, ma senza necessità di intervento chirurgico, con un impatto minimo per il paziente, paragonabile a quello di una gastroscopia. Da subito, la paziente ha ripreso ad alimentarsi per via naturale, con netto miglioramento delle sue condizioni generali e della qualità di vita.
    "Questa procedura, solitamente utilizzata per stenosi neoplastiche, è stata per la prima volta impiegata con successo nel nostro centro per una stenosi benigna, confermando il nostro elevato livello di specializzazione e l'impegno nel garantire soluzioni innovative e personalizzate per i pazienti" spiega Carmelo Barbera, direttore della Uoc di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. "Questa nuova applicazione della 'Gea' amplia ulteriormente le opzioni terapeutiche offerte dall'ospedale Mazzini, con soluzioni a lungo termine che migliorano significativamente la qualità di vita dei pazienti e riducono la necessità di procedure più invasive e gravose. Con questa tecnica avanzata il centro si conferma punto di riferimento in regione per il trattamento di patologie complesse, unendo tecnologia, innovazione e competenza clinica al servizio dei pazienti", commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia. (ANSA).
   

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