Abruzzo

Focus sul denaro con mostra 'Del Resto' di Hanzelewicz

Personale con opere da ossidazioni alla Fondazione de Marchis

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 09 DIC - Sarà inaugurata all'Aquila venerdì 13 dicembre, alle 18, nella sede della Fondazione de Marchis al primo piano di palazzo Cappa Cappelli, la mostra 'Del resto' di Piotr Hanzelewicz, a cura di Emiliano Dante, con i testi in catalogo di Michela Becchis, Francesco Avolio e dello stesso Dante. L'esposizione durerà fino al prossimo 26 gennaio.
    Del tutto particolari le opere esposte alle pareti: si tratta di ossidazioni, effetti di colore ottenuti ossidando monete da 1 centesimo di euro. Il progetto 'Del resto', che ha il patrocinio e il contributo dell'Istituto Polacco a Roma, tratta infatti la tematica del "denaro" e delle sue implicazioni, delle congetture che ne nascono intorno, di tutte le possibili declinazioni che esso assume e ha assunto in passato nelle comunità umane, e costituisce il punto di arrivo di un percorso artistico iniziato con la mostra 'Laborioso laborioso laborioso' nel 2013.
    Il lavoro di Hanzelewicz si fonda spesso sulla natura etimologica delle parole coinvolte nella ricerca. "Del resto" è una locuzione testuale di valore avversativo limitativo rispetto a quanto affermato in precedenza: così come dice l'Accademia della Crusca, sta ad intendere un "d'altronde", "d'altra parte".
    Tuttavia, se intendiamo il resto come la differenza in denaro che deve ricevere chi ha dato in pagamento una somma superiore alla spesa, ci troviamo di fronte a un gioco di parole in cui quel "del" non è più parte della locuzione testuale, ma diventa un retaggio linguistico che indica l'argomento di cui si tratta.
    "In tal senso - spiegano i curatori - possiamo dire che il titolo della mostra riguarda 'il resto' ovvero i soldi spicci.
    Guardando al territorio, alla storia sociale ed economica delle comunità, non è possibile non pensare, ad esempio, al termine 'pecunia', parola latina che indica il denaro e che ha un legame specifico con le attività legate alla pastorizia (da pecus - pecora, bestiame). Il denaro ha, dunque, una eco universale e al tempo stesso territoriale".
    "Piotr - scrive Dante - sceglie per le sue opere la moneta da un centesimo perché è una moneta pressoché senza valore. Il suo unico fine è l'eufemismo mercantile: in effetti serve solo a dire che un prodotto non costa ben cinque euro, ma solo quattro euro e novantanove. Una moneta fisica dal valore prettamente retorico".
    Durante il periodo della mostra, il 17 gennaio 2025, si svolgerà una conferenza di Francesco Avolio, docente di linguistica italiana dell'Università degli Studi dell'Aquila, il quale presenterà il denaro "parlato" attraverso motti, detti e proverbi nei dialetti di cinque comuni del Centro-Sud. (ANSA).
   

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