Abruzzo

Ricostruzione scuole: Fina (Pd), 'All'Aquila gravi ritardi'

Replica del sindaco Biondi, il governo Meloni ha fatto molto

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 13 DIC - Approda in Senato la vicenda sullo stato dell'edilizia scolastica all'Aquila. "Abbiamo portato qui questa questione - ha detto il senatore del Pd Michele Fina in una conferenza organizzata a palazzo Madama - perché lo stato dell'edilizia scolastica nella città dell'Aquila è un caso nazionale, per la gravità dei ritardi della ricostruzione e lo stato di insufficiente sicurezza delle strutture".
    "Il capoluogo abruzzese - ha aggiunto - a causa degli eventi sismici del 2009 ha subito gravissimi danni sul patrimonio edilizio scolastico ma è inaccettabile che, dopo oltre 15 anni, siano ancora 3.500 gli studenti nei Musp (moduli ad uso scolastico provvisorio). L'amministrazione comunale di Fratelli d'Italia in carica da oltre otto anni è gravemente in ritardo.
    Basti pensare che su 18 interventi di ricostruzione e messa in sicurezza solo 3 sono conclusi, 9 in corso e 6 addirittura in fase di progettazione" .
    Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti il professor Franco Salvatori, insieme a Luca Barbetta rappresentanti del Comitato Scuole Sicure, il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale della città dell'Aquila Stefano Albano, il segretario dell'Unione comunale Pd Nello Avellani, il consigliere regionale abruzzese Pierpaolo Pietrucci, il senatore Francesco Verducci e l'onorevole Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd. In serata ha replicato il sindaco dell'AquIla, Pierluigi Biondi. "Quello della mancata ricostruzione delle scuole - ha detto - è un ritornello privo di fondamento al quale il centrosinistra si appella ciclicamente quando le argomentazioni scarseggiano. A partire dai tempi su cui va fatta chiarezza una volta per tutte: al momento del nostro insediamento, nel 2017, c'erano a disposizione appena le risorse per le progettazioni.
    Quindi chi, in mala fede, evoca i 'quindici anni' di mancata ricostruzione dovrebbe rivolgersi e fare interrogazioni ai propri compagni di partito che erano al governo e amministravano la città". (ANSA).
   

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