(ANSA) - SULMONA, 14 DIC - "E' stata per lungo tempo
calpestata la dignità della lavoratrice, tenuta in stato di
forzata inattività dopo essere rientrata a lavoro come impiegata
amministrativa, con perdita totale delle mansioni e totale
dequalificazione". Lo ha messo nero su bianco il giudice del
lavoro del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, che ha
condannato la Asl 1 a risarcire per 150 mila euro un'infermiera
in pensione che prestava servizio nell'ospedale peligno.
La donna era stata costretta a mettersi in malattia e dopo
l'assenza forzata dal posto di lavoro, per circa un anno e
mezzo, veniva confinata per l'intero orario lavorativo su una
sedia. Dopo la pensione aveva così intentato l'azione legale.
(ANSA).
Costretta a 'oziare' sul posto di lavoro, maxi risarcimento
Tribunale Sulmona condanna Asl 1 a pagare 150mila euro