Abruzzo

Confcommercio, in Abruzzo meno negozi e più e-commerce

Crescono i consumi nel bimestre finale del 2024

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 31 DIC - Crescono leggermente i consumi in Abruzzo, l'inflazione resta sotto controllo, ma continuano a sparire negozi fisici a vantaggio dell'e-commerce.
    Queste alcune indicazioni dell'analisi condotta da Confcommercio Abruzzo, secondo il cui Ufficio studi Abruzzo il bimestre novembre-dicembre 2024 è stato favorevole con un aumento dei consumi, a novembre, del +0,3% e del Pil del +0,9% annuo, a dicembre. In particolare, a novembre, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio indica un +0,3% tendenziale per la spesa delle famiglie. Un dato, quest'ultimo, non particolarmente brillante, con i servizi come unico comparto che continua a crescere (+1% nel confronto annuo). Tra i beni "tradizionali" continuano le difficoltà di abbigliamento e calzature, mentre modesti segnali di risveglio della domanda si registrano per i mobili. Resta critica la situazione dell'automotive.
    "La crescita dei consumi, seppur non in misura evidente e riferita a specifici comparti - spiega Alberto Capretti, presidente vicario Confcommercio Abruzzo - fornisce segnali tutto sommato positivi in Abruzzo, anche se la propensione al consumo e, quindi, il ripristino del pieno funzionamento del circuito redditi-fiducia-consumi non può essere dato per scontato". Per quanto riguarda l'inflazione, la risalita non desta preoccupazioni: la stima è del +0,3% congiunturale e del +1,6% tendenziale a dicembre, con il dato medio 2024 a +1%.
    Più consegne, meno negozi. Le vetrine continuano a spostarsi dalla strada alla rete: nei primi tre mesi del 2024 sono scomparse quasi 10mila imprese del commercio al dettaglio in Italia, per una media di oltre quattro negozi ogni ora. Un crollo a cui corrisponde, anche in Abruzzo, la crescita inarrestabile degli acquisti online: secondo le stime della Confcommercio Abruzzo "sono lievitate del +13% nel corso del 2024, generando oltre 734milioni di spedizioni ai clienti, in media quasi 84mila consegne di pacchi all'ora". "Lo scambio tra vetrine e pacchi, però, non è alla pari per le economie dei territori", afferma Capretti, "con la migrazione degli acquisti verso le piattaforme internazionali di e- commerce, migra anche il gettito fiscale generato dai negozi". (ANSA).
   

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