Abruzzo

Alloggi per i senza fissa dimora, due proposte dall'Aquila

Consiglieri Rotellini e Romano, Comune non dimentichi i fragili

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 13 GEN - "Il Comune dell'Aquila dimentica i più fragili: nessun progetto per i senza fissa dimora, eppure c'è un importante patrimonio abitativo inutilizzato". La denuncia arriva da Lorenzo Rotellini e Paolo Romano, consiglieri comunali di L'Aquila Coraggiosa e L'Aquila Nuova.
    "Esposti alle rigide temperature e all'indifferenza istituzionale - spiegano i due consiglierri - sono i senza fissa dimora del Comune dell'Aquila. Nonostante l'aumento preoccupante del numero di cittadini che vivono per strada e gli appelli social che si moltiplicano per dare loro una mano, l'amministrazione comunale non ha intenzione di mettere in campo nessuna soluzione strutturata che possa arginare il fenomeno.
    Mentre le temperature scendono drasticamente, la città dell'Aquila si distingue negativamente rispetto ad altre città abruzzesi, anche governate da amministrazioni di centrodestra come Pescara, per la totale assenza di politiche e progetti specifici volti a salvaguardare le persone senza fissa dimora e in condizioni di fragilità".
    "Emblematica - incanlzano i consiglieri - è stata la decisione della maggioranza consiliare di bocciare un emendamento a nostra firma che avrebbe voluto destinare gli alloggi equivalenti e il patrimonio immobiliare del Comune a progetti specifici per le persone senza fissa dimora. Inoltre, scarseggiano anche i Map per le cosiddette fragilità".
    Anche il Movimento Celestiniano che gestisce la mensa dei poveri in città ha lanciato una proposta analoga. "Sulla scia dell'esempio di altre città abruzzesi - ha detto a tal proposito Paolo Giorgi - gli enti locali dovrebbero mettere a disposizione di chi non ha un tetto degli alloggi, magari utilizzando strutture rimaste inabitate del progetto Case". Una proposta che tiene conto del progressivo spopolamento di alcune aree degli alloggi antisismici anche nelle immediate prossimità dell'area di piazza D'Armi, come ad esempio il complesso di Sant'Antonio.
    "Noi potremmo offrire, a titolo gratuito, il nostro contributo nella gestione di questi spazi - sottolinea Giorgi - magari mettendo a disposizione della collettività l'esperienza che abbiamo maturato sul campo in questi anni di accoglienza qui negli spazi di piazza d'Armi". (ANSA).
   

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